Emergenza Coronavirus: con la proroga dei termini amministrativi è rischio blocco appalti nella “fase 2”

Prevedere misure specifiche per lo svolgimento delle procedure di gara, l’affidamento di appalti pubblici e la loro esecuzione in vista della ripresa delle attività produttive (la cosiddetta “fase 2”). È ciò che suggerisce l’Autorità nazionale Anticorruzione (ANAC) mediante una segnalazione inviata nella giornata di ieri a Governo e Parlamento.

La richiesta di una norma specifica è dovuta al rischio che l’applicazione delle disposizioni adottate in via generale per i procedimenti amministrativi possa comportare rilevanti problemi applicativi al settore degli appalti pubblici, in considerazione delle sue specificità. La recente proroga del periodo di sospensione dei termini dal 15 aprile al 15 maggio ad avviso dell’Autorità dell’ANAC potrebbe comportare infatti una sospensione generalizzata delle procedure di gara, comprese quelle d’urgenza indette dagli enti del Sistema sanitario nazionale.

Per scongiurare una simile eventualità, l’Autorità ha già fornito prime indicazioni con la delibera n. 312/2020, con l’intento di garantire comportamenti omogenei ed uniformi nello svolgimento delle procedure di gara e nella relativa fase di esecuzione. Adesso la richiesta di un intervento al Legislatore, così da assicurare una “copertura” anche dal punto di vista normativo.

>> LA SEGNALAZIONE DELL’ANAC.

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