Decreto enti locali, nuovo incontro ieri tra ANCI e governo

“Un confronto positivo che ha permesso di concordare soluzioni attese dai comuni per permettere loro di gestire le proprie risorse in un quadro di certezza”. È quanto ha dichiarato il presidente dell’ANCI, Pero Fassino, al termine dell’incontro Anci-governo svoltosi ieri a Palazzo Chigi e presieduto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti. 
“Apprezziamo – ha detto Fassino – che il Governo abbia accolto molte delle proposte che l’ANCI ha avanzato e ci sono, perciò, le condizioni per l’emanazione del decreto enti locali”.

Nello specifico, delle questioni su cui è già stato trovato l’accordo, i comuni potranno rinegoziare i mutui contratti con Cassa depositi e prestiti e utilizzarne i proventi per la spesa corrente. Sono stati poi allentati molti dei vincoli sul personale e c’è accordo anche sulle deroghe al Patto di stabilità, che saranno riconosciute per interventi di edilizia scolastica e di riassetto idrogeologico. Inoltre, per quanto riguarda le città metropolitane e gli enti di area vasta che hanno ereditato sforamenti del Patto di stabilità, l’intesa con il Governo prevede l’applicazione di sanzioni rimodulate verso il basso. Infine, i comuni potranno liberare risorse conferendo i loro immobili a fondi immobiliari predisposti da Invimit.

Per quanto riguarda invece il Fondo compensativo Imu-Tasi, il Governo ha riconosciuto la necessità di rinnovarlo, riservandosi allo stesso tempo di indicare nei prossimi giorni la dimensione dello stesso. L’esecutivo si è anche riservato di approfondire tecnicamente la proposta Anci di utilizzare le risorse ancora giacenti del fondo di Cassa depositi e prestiti (ex d.l. 35 istituito per i pagamenti commerciali) per far fronte a esigenze di liquidità dei comuni. 

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