Decreto enti locali, Fassino scrive a Renzi: ecco le proposte ANCI per risolvere criticità

Il presidente dell’ANCI Piero Fassino ha inviato la settimana scorsa al Presidente del Consiglio Matteo Renzi il testo di “una serie di norme urgenti, per agevolare la concreta definizione di soluzioni che costituiscono, ad avviso dell’Associazione, condizione necessaria per una corretta gestione dei bilanci per il 2015”.

Alla missiva, inviata per conoscenza anche a tutti i membri del Governo, sono allegate le proposte deliberate dal Comitato Direttivo dell’ANCI, “che per la gran parte sono già state oggetto di confronto in sede tecnica con i Ministeri competenti e che hanno pertanto trovato già in alcuni casi condivisione, rappresentando il frutto di un lavoro Comune”, scrive Fassino a Renzi.

Si tratta, per citare alcuni esempi, delle tematiche riguardanti il ripristino del fondo compensativo di 625 milioni(reso necessario dalla mancata introduzione della local tax per il 2015), l’Imu agricola, le semplificazioni, le norme sul personale e quelle sulle sanzioni a carico dei comuni. Inoltre le proposte dell’ANCI aggrediscono il nodo delle molte e urgenti questioni ancora aperte che riguardano le città metropolitane, a partire dal taglio di un miliardo, dall’attribuzione delle nuove funzioni e dalle sanzioni ‘ereditate’ dalle vecchie province, che pongono gravi problemi finanziari e amministrativi nella fase di avvio dei nuovi enti.

Nella lettera a Renzi, Fassino ricorda inoltre “che in sede di Conferenza Unificata su proposta del Governo è stato dato assenso ad un accordo in cui il Governo stesso si impegna a tradurre in interventi normativi le questioni urgenti poste dall’ANCI. Pertanto – scrive il Presidente dell’Associazione a Renzi – ti chiedo di esaminare le questioni contenute nel testo predisposto dall’ANCI, al fine di giungere rapidamente all’adozione di un provvedimento di necessità e urgenza e consentire così ai Comuni e alle Città metropolitane di svolgere a pieno le proprie funzioni istituzionali al servizio dei cittadini e per il bene del Paese”.

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