Debiti p.a., il termine per comunicare date e somme è scaduto ieri. Quindi oggi?

Intanto la Ragioneria fornisce alcuni chiarimenti con la circolare n. 30 del 28 giugno scorso

1 Luglio 2013
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È scaduto ieri 30 giugno il termine per gli enti locali di comunicare alle proprie imprese creditrici importi e date entro cui dovranno liquidare il pagamento dei debiti pregressi. Lo stabilisce il decreto che ha sbloccato i primi 40 miliardi di debiti insoluti da parte della pubblica amministrazione, che il Governo ha ereditato dal precedente esecutivo e il Parlamento ha approvato diverse settimane fa.
A specificare chi siano tutti coloro tenuti al rispetto del termine posto dal decreto 35/2013, l’articolo 1 del provvedimento che ha sbloccato la prima tranche dei pagamenti non ancora coperti dagli enti pubblici. 
In particolare, il testo precisa che siano esclusi dai vincoli del patto di stabilità tutti quegli enti che abbiano usufruito del sovvenzionamento “dei debiti in conto capitale certi liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2012;  dei debiti in conto capitale per i quali  sia stata emessa fattura o richiesta equivalente  di pagamento entro il 31 dicembre 2012;  dei debiti in conto capitale riconosciuti  alla data del 31 dicembre 2012 ovvero che  presentavano i requisiti per il riconoscimento entro la medesima data”.
A questo proposito, il decreto specifica che entro il 30 giugno vadano rese tutte le informazioni relative sia ai debiti di parte corrente che a quelli di parte capitale che entro fine anno risultino “certi, liquidi ed esigibili”. A fungere da conferma sufficiente sarà, poi, una fattura o una richiesta di simile riconoscimento per il pagamento in sospeso.
Non inclusi nel computo dei debiti, tutti quei pagamenti non realizzati per i quali è impossibile risalire alla data esatta della prestazione certificata.
C’è, da ultimo, un vulnus nel provvedimento che sancisce il termine per le comunicazioni: trattandosi di ieri 30 giugno nel calendario settimanale, domenica, andrebbe assunto che, come solitamente accade per i pagamenti dei contribuenti, il termine venga fatto slittare a lunedì primo luglio. I ministeri non hanno rilasciato note in merito, per cui permane il dubbio sul termine effettivo.

Le istruzioni della RgS
Le p.a. devono comunicare a ciascuno dei propri creditori entro oggi l’importo del debito e la data di pagamento. Le imprese e i professionisti che hanno un indirizzo Pec compreso nell’Indice nazionale riceveranno i dati sulla loro casella, che quindi va controllata con puntualità: nella comunicazione, però, non saranno compresi i debiti per i quali non sia nota con certezza la data di pagamento, perché le risorse o gli spazi finanziari necessari a onorare la fattura non sono ancora stati ottenuti o non sono ancora certi.
A dettare le ultime istruzioni alle p.a. per far correre la macchina dello sblocca-debiti è la Ragioneria generale dello Stato, nella circolare 30/2013 diffusa venerdì scorso. Le istruzioni della Ragioneria ricordano anche che entro il 5 luglio ogni Pubblica amministrazione dovrà pubblicare sul proprio sito Internet l’elenco (non nominativo) dei debiti, che andrà via via integrato con l’ottenimento degli ulteriori spazi finanziari e la relativa data.
Questo aggiornamento continuo è necessario per tutti i debiti, con l’apposizione della data di pagamento per le fatture che una volta inserite nell’elenco sono automaticamente certificate.

 

Redazione