Rinnovo contratto Funzioni Locali: approvato l’atto di indirizzo per il personale non dirigente

“Il nuovo contratto non si limiterà alla distribuzione degli aumenti contrattuali, ma interverrà su alcuni ambiti strategici per il rafforzamento delle nostre organizzazioni e il potenziamento dell’azione amministrativa”. Con queste parole Jacopo Massaro e Davide Carlo Caparini, rispettivamente presidente del Comitato di settore Autonomie locali e presidente del Comitato di settore Regioni – Sanità, hanno commentato l’approvazione, e il conseguente invio all’ARAN, dell’Atto di indirizzo per il rinnovo del Contratto collettivo di lavoro per il personale non dirigente del comparto delle Funzioni locali, relativo al triennio 2019/2021.

L’Accordo interesserà 430mila dipendenti di Comuni, Province, Regioni e Camere di Commercio: “Un primo fronte – precisa Massaro – è quello della valorizzazione delle posizioni organizzative a cui sono conferiti incarichi implicanti maggiori responsabilità gestionali o livelli più elevati di autonomia e specializzazione professionale, bilanciata dalla possibilità di orientare il sistema di verifica degli obiettivi anche ai fini della permanenza nell’incarico. L’Atto di indirizzo chiede poi di proseguire nel percorso delle semplificazioni procedurali avviato nella tornata contrattuale 2016/2018.” Secondo Caparini, la semplificazione in discorso inciderà sia sulla disciplina delle progressioni economiche, per le quali si cerca di garantire maggiore inclusività e scansione temporale dei passaggi nella vita lavorativa, ferma comunque la correlazione con la valutazione individuale, nonché le modalità di costituzione e utilizzo dei fondi per il salario accessorio, appesantiti dall’utilizzo di tecnicismi poco efficaci. “Rispetto alla distribuzione del fondo – proseguono – i Comitati di settore chiedono di concentrare la contrattazione di secondo livello sulle risorse destinabili alla performance, alle premialità e alle progressioni economiche, rimettendo gli istituti indennitari alle scelte organizzative degli Enti. Il nuovo Contratto – afferma Massaro concludendo – dovrà affrontare la sfida dell’adeguamento degli istituti contrattuali interessati dalle nuove modalità lavorative a distanza, preservando comunque le competenze datoriali sulle materie relative all’organizzazione degli uffici, e promuovere la formazione come investimento organizzativo sulle competenze professionali e sulle abilità lavorative necessarie per rispondere a una domanda di servizi rivoluzionata in questi ultimi anni”.

>> L’ATTO DI INDIRIZZO PER IL RINNOVO DEL CCNL.

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