Comunicare la PA, Lombardia soddisfatta “al 75%”

I Lombardi sono per la maggior parte soddisfatti del loro dialogo con la Pubblica Amministrazione anche grazie a internet, che rende più veloci ed efficienti i servizi e viene utilizzato ben oltre la media nazionale. Sono questi alcuni dei dati emersi durante il convegno per la presentazione della ricerca ‘Comunicare la Pubblica Amministrazione’, organizzato dalla Regione Lombardia in collaborazione con l’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale e aperto dall’intervento dell’assessore regionale alla Semplificazione e Digitalizzazione Carlo Maccari. L’indagine è stata realizzata da Lorien Consulting, nel periodo marzo-aprile, su un campione di 1.250 comunicatori pubblici lombardi e di 2.000 cittadini rappresentativi della popolazione regionale. Dalla ricerca emerge che il 49.1% del campione, pari a una proiezione di oltre 4 milioni di cittadini, è entrato in contatto negli ultimi 3 mesi con la PA, esprimendo un giudizio molto o abbastanza positivo (72.7%), rispetto a chi ha risposto poco o per nulla positivo (27.3%). Tra le criticità, prevalgono quelle legate ai tempi di attesa, segnalati dal 28.1% del campione.

“Un dato interessante – ha osservato Maccari – che conferma la tendenza dei nostri Enti a comunicare in modo moderno e all’altezza della regione più digitale d’Italia. Oltre 5,4 milioni di cittadini lombardi, infatti, conoscono e utilizzano internet. Si tratta del 65.8% della popolazione, ben superiore alla media nazionale che si ferma al 51.7%”. I cittadini indicano come propri principali interlocutori il Sistema Sanitario Regionale (50.7%) e il Comune di residenza (46.9%). I temi più cari agli intervistati riguardano la salute (16%), le informazioni dal Comune (11,9%), i pagamenti di bollette e tasse (10.4%), la CRS (9.1%), l’istruzione (5.9%), le pensioni (4.1%), il traffico (3.7%). Nette anche le preferenze dei Lombardi rispetto a ciò che si aspettano dalla comunicazione pubblica. I cittadini chiedono chiarezza e semplicità (82.2%), tempestività (72.9%), personalizzazione dei linguaggi a seconda del target (51.9%) e utilizzo di strumenti innovativi (46.1%) tra i requisiti per giudicare positivo il servizio. Non passano inosservati nemmeno i temi della semplificazione e della digitalizzazione: il 90.2% degli intervistati ritiene urgente lo snellimento dell’apparato burocratico e l’84.7% vede la digitalizzazione dei servizi come una priorità. Per il cittadino, infine, semplificare significa ridurre i tempi delle procedure (67%), diminuire la mole di documenti da presentare (37.3%) e tagliare il numero di leggi e regolamenti (33.8%).

“Questi dati – ha concluso Maccari – ci consegnano una fotografia essenzialmente positiva del rapporto tra cittadino e Pubblica Amministrazione e, allo stesso tempo, ci segnalano quali sono le criticità sulle quali lavorare per migliorare ulteriormente. Dal convegno di oggi emerge inoltre la volontà di consolidare la rete formata da chi si occupa di comunicare al cittadino e all’impresa, dal più piccolo dei Comuni fino ai grandi Enti come la Regione e inoltre la necessità di offrire servizi e risposte su misura, a seconda del target di riferimento. Bene quindi l’uso di internet, senza per questo dimenticare che una buona fetta della popolazione ha ancora bisogno di un contatto diretto e quindi di URP e sportelli efficienti”.

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