Clausola di salvaguardia sui tagli

Fonte: Il Sole 24 Ore

ROMA – Estendere ai comuni la clausola di salvaguardia sui tagli prevista per le Regioni. Fiscalizzare la spesa in conto capitale. Esonerare dal patto di stabilità interno i proventi della tassa di scopo. Sono le tre modifiche che Roberto Calderoli è pronto a concedere per andare incontro alle richieste dell’Anci e dell’opposizione. Il ministro della Semplificazione ha ripetuto ieri alla bicameralina – dove è andata in scena la prima puntata della verifica sullo stato dell’attuazione, che è stata chiesta dal Pd e che proseguirà dopo Pasqua – quanto concordato con l’associazione dei sindaci la settimana scorsa. Confermando anzitutto la volontà di prevedere anche per i municipi un tavolo di confronto che nel 2012 verifichi la possibilità di eliminare o ridurre, a partire dall’anno successivo, i tagli contenuti nel Dl 78/2010. Completano il tris di correttivi da apportare al decreto attuativo sul fisco comunale, da un lato, la disponibilità a trasformare in entrate proprie non solo le spese correnti ma anche quelle in conto capitale, eliminando l’asimmetria che si è venuta a creare con Province e Regioni. Dall’altro, l’impegno a tenere fuori dal patto di stabilità interno gli introiti della tassa di scopo. Ma su questo punto bisognerà convincere il titolare dell’Economia, Giulio Tremonti. Sebbene considerate un buon inizio, le aperture di Calderoli non sono bastate né all’opposizione né ai sindaci. Il capogruppo democratico in bicamerale, Walter Vitali ha definito infatti «confusa, parziale e contraddittoria l’applicazione che il Governo sta facendo della legge, e il vicepresidente Marco Causi ha illustrato le nostre proposte per raddrizzare l’albero storto del federalismo fiscale». Ancora più duro il Terzo polo: Gian Luca Galletti (Udc) si è detto preoccupato delle novità sulla tassa di scopo che possono «comportare un aumento della tassazione perché in questo modo si individua un canale per reperire risorse per finanziare le opere locali» senza vincoli. Laddove Linda Lanzillotta (Api) ha parlato di «dietrofront della Lega» in vista delle amministrative. Provocando la seccata replica dello stesso Calderoli: «Nessuna retromarcia, se la possono sognare. Noi puntiamo al dialogo con i comuni e gli enti locali per migliorare il testo. Dovrebbero finirla con questi giochini da prima Repubblica». Parzialmente soddisfatti infine i primi cittadini. Il responsabile Finanza locale dell’Anci, Salvatore Cherchi, ha sottolineato come di proposte modificative sul tavolo ce ne siano «altre due, altrettanto importanti: il riparto del fondo di riequilibrio e la richiesta di un decreto sulla perequazione». La riunione di ieri ha offerto anche l’occasione di definire meglio l’agenda dei lavori. Il parere sul sesto decreto attuativo (interventi speciali e fondi di coesione) arriverà il 28 aprile e andrà votato entro il 5 maggio. Nel frattempo inizieranno le audizioni sul settimo Dlgs (armonizzazione dei bilanci pubblici) che andrebbe votato entro il 13 maggio. Ma la proroga di 20 giorni è già dietro l’angolo. Quanto ai risultati della verifica voluta dal Pd, dovrebbero finire nella relazione semestrale che la commissione farà prima dell’estate.

LE APERTURE DELLA LEGA

Clausola di salvaguardia
Nel 2012 partirà non solo per le Regioni ma anche per i Comuni un tavolo per verificare se l’anno dopo sarà possibile ridurre o eliminare i tagli della manovra estiva (Dl 78/2010).

Spese in conto capitale
Oltre ai trasferimenti che oggi finanziano la spesa corrente delle amministrazioni saranno fiscalizzati e quindi trasformati in entrate proprie anche quelle in conto capitale.

Tassa di scopo
L’idea è quella di esonerare dal patto di stabilità interno gli introiti della tassa di scopo.

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