CCNL Funzioni Locali: stallo tra i sindacati, prossimo tavolo il 2 ottobre

Cisl fa appello a Uil e Cgil per la firma, ma i sindacati insistono sull’insufficienza di risorse e assunzioni

10 Settembre 2025
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Si è tenuto il 9 settembre l’ultimo tavolo di discussione in merito al CCNL Funzioni Locali, lo stallo, protratto oramai da 67 settimane di trattative e 15 incontri ufficiali, continua senza una firma definitiva sull’accordo proposto dall’ARAN. Cisl fa appello ai sindacati, ma Cgil e Uil insistono sull’insufficienza delle risorse messe a disposizione. Il prossimo tavolo di negoziazioni in vista per il prossimo giovedì 2 ottobre.

Leggi anche: CCNL Funzioni Locali: il punto della situazione.

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Cisl: tutti uniti per un bene comune

Per Cisl FP, rappresentata dalle parole del suo Segretario Generale Roberto Chierchia, la priorità assoluta è chiudere il contratto 2022-2024 scaduto già al 31 dicembre del 2021.
“Il testo sul tavolo rappresenta un punto di avanzamento importante, costruito anche grazie al lavoro che abbiamo portato avanti con serietà e spirito costruttivo in questi mesi. Al suo interno ci sono molte delle nostre proposte: dalla confluenza dell’indennità di comparto nello stipendio tabellare, all’obbligo di costituzione del fondo decentrato; dalle nuove tutele legali per chi subisce aggressioni, alle norme specifiche per i piccoli Enti e per la polizia locale; fino alle nuove regole sul lavoro festivo e a progressioni più flessibili. È giusto richiamare tutte le parti a un’assunzione di responsabilità collettiva, evitando di rimanere su posizioni che rischiano solo di penalizzare i lavoratori” dichiara Chierchia facendo appello, in vista di ottobre, ai sindacati restii alla firma: l’obiettivo è tutelare lavoratori e lavoratrici che da quattro anni mancano di aumenti in busta paga, nuove tutele e diritti aggiornati.

>> CONSULTA LA COMUNICAZIONE DELLA CISL FP SUL SITO DEL SINDACATO.

Cgil e Uil: no alla firma senza più risorse e assunzioni

Fp Cgil ribadisce, tramite il proprio comunicato in associazione con Uil Fpl, la fermezza della posizione assunta e mantenuta in tutti i tavolati di negoziato: servono risorse aggiuntive e perequative nei confronti degli altri comparti pubblici. “Proporre un aumento ben lontano dal tasso di inflazione registrato nel triennio significa, di fatto, impoverire i lavoratori, le lavoratrici e le loro famiglie”.
Il Decreto PA si dimostra insufficiente a tutelare l’interezza delle realtà amministrative: si lascia in mano a poche Amministrazioni la possibilità concreta di aumentare con modici incrementi di salario, stipendi che avrebbero necessità di ben più risorse. In concomitanza, tali aumenti gravano sul sistema costringendo ad assumere meno personale di quanto preventivato.
Le richieste dei sindacati intervengono quindi su due livelli:

1) Uno stanziamento più concreto e proficuo di risorse, allineato alle necessità;
2) L’avviamento di un piano straordinario di assunzioni per affrontare la grave carenza di personale e garantire servizi efficienti ai cittadini.

“Continuiamo la nostra battaglia, ribadiscono i sindacati, per un rinnovo contrattuale che preveda lo stanziamento di risorse aggiuntive, ribadendo inoltre la richiesta di un anticipo di tutte le risorse disponibili, comprese quelle destinate al CCNL 2025-2027, una soluzione giuridica già al vaglio dei tecnici”.

>> LEGGI IL COMUNICATO DI FP CGIL E UIL FPL.

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Il volume, alla sua V edizione, rappresenta il frutto del lavoro condiviso di un gruppo di esperti che ha approfondito in ogni suo aspetto (normativo, organizzativo e gestionale) e sotto tutti i profili giuridici (civilistici, giuslavoristici, contabili e amministrativi) i vari istituti riguardanti il rapporto di lavoro e la gestione del personale in Enti locali, Regioni, Camere di commercio e Società partecipate pubbliche. Nella parte iniziale viene trattato l’ordinamento professionale, con particolare riguardo al nuovo sistema di classificazione articolato per aree, all’inquadramento, alla revisione dei profili professionali e alla disciplina degli incarichi di Elevata Qualificazione.Di particolare interesse l’aggiornamento riguardante le stabilizzazioni nella pubblica amministrazione e l’analisi sulle varie tipologie di lavoro flessibile alla luce delle novità introdotte dai CCNL relativi al personale del comparto Funzioni locali e dell’Area dirigenziale Funzioni locali siglati, rispettivamente, in data 16 novembre 2022 e 16 luglio 2024.Un’attenta analisi è poi rivolta ai diritti della persona sul lavoro e ai temi delle assenze, dei permessi, dei congedi, delle aspettative e delle tre “dimensioni del benessere” nonché al nuovo Codice di comportamento e alla materia dei procedimenti disciplinari.Ampia trattazione trovano anche il regime delle incompatibilità, il cumulo di impieghi e gli incarichi conferiti a dipendenti e dirigenti pubblici, sia in servizio che in quiescenza. Viene inoltre puntualmente trattato il sistema di valutazione delle prestazioni, sia per i dipendenti che per la dirigenza.Appositi capitoli vengono dedicati allo status dell’avvocato pubblico e alla disciplina dell’ufficio avvocatura negli Enti locali, nonché alla tematica del rimborso delle spese legali a dipendenti e amministratori.Infine, viene affrontata la questione dell’intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione, con riferimento specifico alle potenzialità applicative nelle materie del rapporto di lavoro pubblico e della gestione del personale.Pasquale MoneaSegretario Generale del Comune di Firenze. Già Dirigente Generale delle Regioni Calabria e Basilicata e Dirigente della Presidenza della Giunta regionale della Campania. Autore e coautore di numerosi testi in materia di risorse umane. Esperto di diritto del lavoro pubblico e formatore.Giampiero PizziconiConsigliere della Corte dei conti e Professore a contratto in Contabilità pubblica, è docente presso la SNA e in vari centri di formazione nonché autore di testi e pubblicazioni in materia di personale delle PP.AA. Iscritto all’elenco nazionale degli OIV, è Presidente di Collegi di revisione di Università, di Centri nazionali di ricerca e di un Collegio consultivo tecnico.

 

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