Blocco totale per i fondi decentrati

Fonte: Il Sole 24 Ore

Il fondo per le risorse decentrate del 2011 non può contenere aumenti rispetto al 2010, neppure se derivanti dalla applicazione della legge Merloni o dai risparmi conseguiti nello straordinario o nella erogazione delle indennità. Sono le rigide indicazioni dettate dalla sezione regionale del Veneto della Corte dei Conti con la delibera 285 del 3 maggio. Viene così fornita un’interpretazione assai restrittiva del tetto imposto dalla manovra estiva (articolo 9, comma 2 bis, Dl 78/2010)) ai fondi per le risorse decentrate degli anni 2011-2013. Interpretazione che si dovrebbe definitivamente affermare con l’annunciata circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che attende il via libera della stessa magistratura contabile. Il fondo per la contrattazione decentrata comprende, nella parte variabile, anche le risorse provenienti da specifiche disposizioni legislative, quali ad esempio l’incentivo della realizzazione di opere pubbliche e una quota dei proventi derivanti da sponsorizzazioni. È già stato chiarito dalle sezioni riunite di controllo della Corte dei Conti che queste risorse non entrano a fare parte della spesa del personale, in quanto alimentate da risorse provenienti da privati o affluenti all’ente ad altro titolo. La sezione di controllo del Veneto ha affermato che, essendo spesa per il personale, non vanno comprese nel tetto al trattamento economico individuale, anche al fine del taglio previsto per i compensi più elevati. Ciò nonostante, essi vanno compresi nel tetto dettato al fondo per le risorse decentrate di tutte le Pa. E ciò in quanto il vincolo legislativo non ammette eccezioni di sorta. Il che è destinato a sollevare un vero vespaio, visto che il collegato Lavoro dalla fine dello scorso mese di novembre ne ha quadruplicato l’ammontare massimo, riportandolo al 2% dell’importo posto a base d’asta del lavoro pubblico. Il parere chiarisce anche che i risparmi conseguiti sul lavoro straordinario e sull’erogazione delle indennità non possono essere, per la stessa ragione, utilizzati nel triennio 2011/2013. A nulla vale che in questi casi l’aumento sia solo formale e non sostanziale, visto che siamo comunque in presenza di risorse già destinate alla incentivazione del trattamento accessorio del personale. Ovviamente, tali vincoli si applicano solo sulle parti che eccedono l’ammontare delle risorse previste allo stesso titolo nel fondo 2010.

LA PAROLA CHIAVE

Incentivi «Merloni» Sono gli incentivi previsti per spingere la progettazione interna come alternativa all’affidamento dei progetti a consulenti esterni. I progettisti interni si vedono riconoscere pro quota una somma che può arrivare al 2 per cento del valore complessivo dell’opera. Il blocco delle retribuzioni operato con la manovra estiva 2010, però, blocca anche i possibili incrementi di questi incentivi.

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