Associazionismo comunale (anno 2017): il riparto delle risorse alle Regioni

Contributi statali 2017 a sostegno dell’associazionismo comunale: attraverso comunicato del 11 maggio 2017 il Ministero dell’interno rende noto che è ora consultabile il riparto delle risorse statali a sostegno dell’associazionismo comunale, per l’anno 2017, a favore delle Regioni individuate ai sensi dell’intesa n. 26 del 9 marzo 2017, sancita in sede di Conferenza Unificata.

È stato in questa direzione disposto il pagamento delle somme a favore delle Regioni individuate ai sensi dell’intesa del 9 marzo scorso, sancita in sede di Conferenza Unificata.

Associazionismo comunale: il riparto delle risorse per il 2017

Il contributo spetta alle Regioni che, secondo quanto stabilito dall’intesa sancita dalla Conferenza unificata con atto n. 936 del 1° marzo 2006, hanno intrapreso il processo concertativo e ne danno documentata comunicazione alla Conferenza Unificata entro il 31 gennaio di ogni anno. La Conferenza Unificata, acquisite le comunicazioni, individua entro il 31 marzo di ogni anno le Regioni che partecipano al riparto delle risorse statali per l’anno di riferimento.

L’intesa del 2006 stabilisce anche che le risorse statali sono ripartite tra le Regioni che hanno adottato discipline di incentivazione nelle quali:
– non vi siano limiti temporali di durata degli incentivi destinati ad Unioni di Comuni e a Comunità montane;
– siano previste forme di premialità per le gestioni associate svolte da Unioni di Comuni e da Comunità montane;
– siano presi in considerazione il numero e la tipologia delle gestioni associate, la popolazione o altri indicatori di disagio in modo tale da favorire l’associazionismo dei piccoli Comuni;
– sia prevista l’attribuzione di contributi solo per le gestioni associate effettivamente attivate ovvero siano previste istruttorie di verifica sul funzionamento reale della forma associata;
– sia prevista la concessione dei contributi entro l’anno finanziario di riferimento.

Le Regioni individuate

Per l’anno 2017, le Regioni sono state individuate dall’intesa sancita dalla Conferenza unificata n. 26 del 9 marzo scorso. Saranno beneficiarie dei contributi: Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto.

>> CONSULTA LA TABELLA SUL RIPARTO delle RISORSE SUDDIVISE REGIONE PER REGIONE.

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