Accesso civico: priorità alle richieste dei media

di SALVIO BIANCARDI

Nella circolare n. 2 del Ministero della Semplificazione vengono evidenziati alcuni interessanti aspetti riguardanti l’accesso civico generalizzato (F.O.I.A.).
In particolare, la circolare fornisce alcuni suggerimenti volti ad un miglioramento del rapporto intercorrente tra le pubbliche amministrazioni ed i media, nonché con le organizzazioni della società civile.

Il rapporto della PA con i media

Il Ministero afferma che ferma restando la necessità di istruire in modo completo e accurato ogni singola richiesta di accesso a prescindere dall’identità del richiedente, nel più rigoroso rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità dell’azione amministrativa, occorre tener conto della particolare rilevanza, ai fini della promozione di un dibattito pubblico informato, delle domande di accesso provenienti da giornalisti e organi di stampa o da organizzazioni non governative, cioè da soggetti riconducibili alla categoria dei “social watchdogs” cui fa riferimento anche la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo.
Quando la richiesta di accesso provenga da soggetti riconducibili a tale categoria, il Ministero raccomanda alle amministrazioni di verificare con la massima cura la veridicità e la attualità dei dati e dei documenti rilasciati, per evitare che il dibattito pubblico si fondi su informazioni non affidabili o non aggiornate.
Si tratta evidentemente di una particolare attenzione necessaria per assicurare informazioni sempre adeguate da offrire alla collettività.

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