Il Ministero dell’Interno, con la circolare del 14 ottobre 2025, ha avviato una nuova fase del progetto “Scuole Sicure”, destinato a rafforzare la sicurezza nelle aree scolastiche e a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti nelle vicinanze degli istituti. Il fondo, pari a 1,5 milioni di euro, finanzia 50 Comuni con più di 15mila abitanti, selezionati in base alla popolazione residente. Le risorse potranno essere impiegate per sistemi di videosorveglianza, assunzioni temporanee di agenti di Polizia locale, mezzi e attrezzature operative e iniziative di prevenzione rivolte ai giovani. L’iniziativa si inserisce nel quadro del decreto interministeriale 29 dicembre 2023, adottato di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha definito i criteri di ripartizione del fondo istituito dall’art. 35-quater del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, convertito dalla legge n. 132/2018.
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Modalità di accesso ai finanziamenti e progetti ammessi
Per l’anno 2025, il 6% delle risorse complessive del fondo è stato riservato ai Comuni, in proporzione alla popolazione residente al 1° gennaio 2024, secondo i dati ISTAT. Sono 50 gli Enti beneficiari, individuati nella tabella allegata alla circolare, con una quota fissa di 15.000 euro e una quota variabile calcolata sulla base della dimensione demografica. I Comuni interessati dovranno presentare domanda alla Prefettura territorialmente competente, utilizzando l’apposito modello allegato, corredata da una scheda progettuale che descriva nel dettaglio le iniziative proposte per l’anno scolastico 2025/2026 e le relative voci di spesa.
Il termine per la conclusione delle istruttorie è fissato al 20 novembre 2025. I contributi potranno coprire spese correnti e di investimento, nel rispetto delle norme di contabilità degli Enti locali.
Le risorse potranno essere utilizzate per:
- impianti di videosorveglianza, purché non già oggetto di altri finanziamenti pubblici;
- assunzione a tempo determinato di agenti di Polizia locale, anche in deroga ai limiti di spesa previsti dall’art. 9, comma 28, del D.L. n. 78/2010;
- pagamento di prestazioni di lavoro straordinario del personale di Polizia locale;
- acquisto di mezzi e attrezzature operative;
- campagne di informazione e sensibilizzazione rivolte ai giovani e alle famiglie.
Monitoraggio e protocolli d’intesa tra Prefetture e Comuni
Dopo l’approvazione dei progetti, le Prefetture stipuleranno con i Comuni beneficiari un protocollo d’intesa che regolerà tempi, modalità di attuazione e rendicontazione.
Il protocollo dovrà contenere:
- l’impegno del Comune a presentare report bimestrali e una relazione finale;
- l’indicazione delle modalità di utilizzo dei fondi;
- l’obbligo di garantire la corretta gestione delle risorse e l’osservanza della normativa di riferimento.
Le Prefetture potranno richiedere verifiche e integrazioni documentali, mentre la Direzione centrale per i servizi di ragioneria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza definirà entro fine novembre il piano di riparto definitivo delle risorse, comunicando ai Comuni beneficiari le modalità di erogazione.
È inoltre previsto un monitoraggio costante, con la trasmissione dei report tramite posta elettronica certificata agli indirizzi del Ministero dell’Interno. La Direzione centrale per i servizi di ragioneria potrà disporre verifiche dirette sui Comuni beneficiari, avvalendosi delle Prefetture territorialmente competenti.
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