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L’articolo 84 del TUEL (Testo Unico degli Enti Locali) norma il rimborso delle spese di viaggio per quei dipendenti, gli amministratori, che per adempiere al proprio ruolo devono viaggiare, previa autorizzazione concessa, fuori dal capoluogo del Comune dove ricoprono l’incarico. I rimborsi annessi alle spese di viaggio sottostanno a una stratificata normativa. Analizziamo, punto per punto, le regole concrete.
>> Rimborso spese di viaggio degli amministratori locali: le FAQ.
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Testo Unico degli Enti locali commentato
Il volume, giunto alla diciannovesima edizione, aggiornato fino al D.L. 25/2025 convertito dalla L. 69/2025 (Decreto PA), offre una lettura coordinata del Testo Unico degli Enti locali e costituisce una guida completa alla sua interpretazione e applicazione.Tutti gli articoli del T.U.E.L. sono annotati con la giurisprudenza (costituzionale, amministrativa, civile, contabile e comunitaria); sono indicati, inoltre, gli orientamenti del Ministero dell’Interno, dell’ANAC e le soluzioni di alcuni casi pratici.Con un sistema già collaudato nelle precedenti edizioni vengono inserite nell’articolato le disposizioni che ne hanno “integrato” la disciplina per fornire al lettore il sistema delle diverse norme, tra loro collegate, che rappresentano il tessuto normativo che regola la vita degli Enti locali.Il volume contiene inoltre il D.Lgs. 175/2016 (Testo Unico delle Società partecipate) e il D.Lgs. 201/2022 (Riordino della disciplina dei Servizi pubblici locali) commentati con la giurisprudenza, riportando anche quella, sempre utile, relativa alla disciplina poi abrogata.L’opera, che tiene conto del D.L. 104/2023, n. 104, convertito dalla L. 136/2023 (Decreto Asset) e del D.L. 60/2024 convertito dalla L. 95/2024 (Decreto Coesione), rappresenta uno strumento imprescindibile per amministratori locali, segretari comunali e dirigenti, ma anche per chi si prepara ad affrontare concorsi pubblici nel settore.Grazie a una struttura graficamente rinnovata per migliorarne la fruibilità, ai nuovi sommari tematici e a un indice analitico dettagliato, questa edizione si conferma una bussola affidabile per navigare tra le complessità della normativa sugli Enti locali fornendone una lettura al contempo immediata e approfondita.Riccardo CarpinoConsigliere di Stato. In qualità di Prefetto ha svolto l’incarico di Capo Ufficio legislativo del Ministero dell’Interno. È stato Direttore dell’Agenzia del Demanio, Commissario straordinario per le opere del G7 di Taormina, Commissario straordinario della Provincia di Roma, Direttore della Conferenza Stato-Regioni, della Conferenza Stato-Città e della Conferenza Unificata, Capo di Gabinetto del Ministro per gli Affari regionali e Commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso. È autore di numerose pubblicazioni in materia di Enti locali.
Riccardo Carpino | Maggioli Editore 2025
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Autorizzazione e limiti del rimborso
Il primo punto da sottolineare sono i requisiti indispensabili affinchè si possa richiedere e ottenere il rimborso. Primo tra tutti il luogo della trasferta: gli amministratori locali hanno diritto al rimborso delle spese di viaggio solo quando si recano fuori dal capoluogo del Comune in cui ha sede l’Ente. Insito nel norma è la causale del viaggio che deve rispettare ragioni connesse al mandato svolto. L’autorizzazione deve provenire dal capo dell’Amministrazione o, nel caso dei consiglieri, dal presidente del consiglio.
Il rimborso copre esclusivamente le spese effettivamente sostenute e documentate, liquidate dal dirigente competente. La misura è fissata con decreto ministeriale ed è subordinata a criteri di effettività e necessità dello spostamento, per evitare abusi.
>> Rimborso delle spese di viaggio per gli amministratori solo se la presenza è qualificata da un obbligo giuridico.
Distinzione tra spese di missione e spese per sedute
Uno snodo centrale della questione sta nella discriminazione delle spese, divisibili tra spese di missione e spese per sedute. In quest’ottica la Corte dei conti ha chiarito le differenze:
- Spese di missione: il rimborso riguarda spostamenti istituzionali autorizzati e necessari, inserite nel comma 1, art. 84 TUEL;
- Spese per sedute: tutte quelle spese per partecipare alle sedute degli organi assembleari o esecutivi; di queste è garantita la copertura esclusivamente per raggiungere la sede degli uffici o partecipare alle sedute, considerate essenziali per l’esercizio della funzione, sono normate dal comma 3 dell’articolo 84.
Le spese discrezionali o non eterodeterminate sono escluse, poiché già coperte dall’indennità di funzione.
Residenza, domicilio e diritto al rimborso
Abbiamo già definito che il rimborso compete agli amministratori che risiedono fuori dal capoluogo in cui ha sede l’Ente. Ma quali sono i criteri per determinarlo? La giurisprudenza prevalente lega il diritto al criterio della residenza anagrafica, ritenuta elemento certo e verificabile. Tuttavia, alcune sentenze (Cons. Stato, sez. V, n. 6359/2019) riconoscono la possibilità di considerare la residenza effettiva o la dimora abituale come base per il rimborso, superando la presunzione anagrafica.
Restano però escluse dal rimborso le spese derivanti da scelte discrezionali sul domicilio, al fine di prevenire abusi o utilizzi strumentali.
>> Il rimborso delle spese di viaggio degli amministratori locali residenti in altro Comune.
Vincoli di spesa e principio di invarianza
Sia spese di viaggio che missione degli amministratori locali rientrano nei vincoli di contenimento introdotti dalla legge n. 56/2014 e dal principio di invarianza fissato dalla Corte dei conti (Sezioni Riunite, delibera n. 35/2016). Ciò significa che tali oneri non possono superare il livello storico delle spese sostenute nell’esercizio precedente all’entrata in vigore della legge. Rimangono escluse da questi limiti le indennità di funzione ex art. 82 TUEL.
Uso del mezzo proprio e condizioni particolari
Per quanto riguarda il mezzo utilizzabile: l’autorizzazione all’uso del proprio può essere concessa quando non esistano mezzi pubblici idonei, oppure quando orari e tratte non siano compatibili con lo svolgimento delle funzioni connesse al mandato.
Inoltre l’autorizzazione può essere riconosciuta anche se il mezzo privato risulta economicamente più conveniente. La Corte dei conti sottolinea che l’autorizzazione deve essere correttamente motivata e documentata. Non sono invece rimborsabili gli spostamenti quotidiani dal luogo di lavoro alla sede dell’ente, né le presenze in ufficio discrezionali e non giuridicamente necessarie.
>> Consiglieri provinciali: rimborso delle spese di viaggio in caso di utilizzo del mezzo proprio.
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