Con la circolare n. 13301/113, il Ministero dell’Interno ha fornito le istruzioni operative per accedere alle risorse destinate ai Comuni costieri nell’ambito del progetto “Spiagge Sicure”. Si tratta di una linea di finanziamento pensata per rafforzare, durante la stagione estiva, le azioni di prevenzione e contrasto dell’abusivismo commerciale e della vendita di prodotti contraffatti nei territori ad alta frequentazione turistica.
>> CLICCA QUI PER CONSULTARE LA CIRCOLARE DEL MINISTERO DELL’INTERNO DEL 28 LUGLIO 2025 N.13301/113.
>> CLICCA QUI PER CONSULTARE GLI ALLEGATI ALLA CIRCOLARE.
Il fondo per la sicurezza urbana
Le risorse messe a disposizione fanno parte di un fondo istituito con l’articolo 35-quater del decreto legge 113 del 2018, finalizzato al potenziamento delle politiche locali in materia di sicurezza urbana. La dotazione del fondo è stata nel tempo ampliata da successivi interventi normativi, tra cui la legge di bilancio 2019 e quella del 2020, mentre le basi operative sono state delineate nelle Linee generali per la sicurezza integrata del gennaio 2018 e nelle Linee guida approvate nel luglio dello stesso anno. Con il decreto del 29 dicembre 2023, il Ministro dell’Interno ha definito i criteri di riparto per il triennio 2024-2026, distribuendo le risorse secondo una precisa articolazione: la parte più consistente è destinata ai capoluoghi delle città metropolitane e ai grandi Comuni, seguiti dai capoluoghi in dissesto finanziario. Una quota specifica, pari al 6%, è stata riservata ai Comuni litoranei non capoluogo, per l’attuazione di iniziative mirate al contrasto delle attività illecite lungo le spiagge (“Spiagge Sicure”). Un’ulteriore tranche, sempre del 6%, finanzia invece i progetti “Scuole Sicure” contro lo spaccio di stupefacenti nei pressi degli istituti scolastici.
Spiagge sicure
A differenza delle altre misure, per le quali le domande devono essere presentate entro il 30 aprile di ciascun anno del triennio in corso, il progetto “Spiagge Sicure” è rivolto a cinquanta Comuni litoranei con specifici requisiti: non devono essere capoluogo di provincia, devono avere una popolazione inferiore ai 50mila abitanti alla data del 1° gennaio 2023 e non devono aver già beneficiato di contributi analoghi nel 2022 e nel 2023.
Il contributo disponibile per ciascun Comune selezionato ammonta a 30mila euro. Le amministrazioni interessate dovranno inoltrare la propria richiesta alla prefettura competente, compilando un modulo dedicato e allegando una scheda progettuale dettagliata. In questo documento, è necessario indicare gli interventi previsti, specificando mezzi, personale impiegato, aree interessate e costi stimati.
Tra le attività ammissibili figurano l’assunzione di agenti di Polizia locale a tempo determinato – anche in deroga alle limitazioni di spesa attualmente in vigore – il pagamento di lavoro straordinario, l’acquisto di attrezzature e veicoli, e l’organizzazione di campagne informative per sensibilizzare i cittadini sui rischi e i danni legati al commercio di prodotti contraffatti. Una volta ricevuta la richiesta, la prefettura ne valuta l’ammissibilità con il supporto del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. In caso di esito positivo, il progetto viene approvato e si avvia la stipula di un protocollo d’intesa tra Comune e Prefettura, che definisce gli impegni reciproci e le modalità di attuazione dell’intervento finanziato. In caso contrario, l’istanza può essere respinta oppure sottoposta a richiesta di integrazione documentale o chiarimenti, qualora la scheda progettuale non risultasse adeguatamente coerente con le finalità stabilite dal decreto ministeriale.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento