I diffusi armadietti porta autovelox possono essere posizionati anche in centro abitato per svolgere attività preventiva e all’occorrenza ospitare i severi controllori elettronici della velocità con la presenza dei vigili. Lo ha ribadito il ministero dei trasporti con il parere n. 4295 del 24 luglio 2012. Molti comuni hanno disseminato sul territorio gli armadietti colorati porta autovelox con evidenti finalità dissuasive. Questa pratica però non risulta molto gradita a tutti e per questo motivo una prefettura ha richiesto chiarimenti al ministero. I manufatti porta autovelox, specifica la nota, «non sono inquadrabili in alcuna delle categorie previste dal nuovo codice della strada e dal connesso regolamento di esecuzione e di attuazione e dunque per essi non risulta concessa alcuna approvazione ai sensi dell’art. 45 comma 6 del codice e dell’art. 193 comma 3 del regolamento». Neppure la nuova direttiva in corso di approvazione se ne occuperà, prosegue il ministero, trattandosi di manufatti non classificabili né come impianti né come segnaletica. L’unico impiego consentito è quindi quello di ospitare i vigili elettronici in sede fissa o saltuaria.
Autovelox, box liberi nelle città
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