Smart working fragili: prorogato fino al 31 dicembre

I lavoratori del settore pubblico e privato che rientrano nella categoria “fragili” potranno continuare a utilizzare lo smart working fino al 31 dicembre 2023. E’ quanto previsto dal cd. Decreto Proroghe (d.l. 29 settembre 2023, n. 132), pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Fino al prossimo 31 dicembre, non è necessario stipulare l’accordo individuale di smart working ed i datori di lavoro sono tenuti ad assicurare ai lavoratori in condizioni di salute maggiormente fragili lo svolgimento della prestazione in modalità agile anche adibendoli a mansioni diverse tra quelle della medesima categoria o area di inquadramento e senza alcuna modifica alla retribuzione spettante.

Smart working fragili: la proroga

Il decreto legge 29 settembre 2023, n. 132 sostituisce, all’art. 1, comma 306, della legge n. 197/2022, la data del 30 settembre 2023 con quella del prossimo 31 dicembre.
I lavoratori, ossia quelli nelle condizioni specificate dal decreto ministeriale del 4 febbraio 2022, sia del settore pubblico che di quello privato, che versano in condizioni di fragilità accertate secondo i criteri del richiamato decreto ministeriale, manterranno fino alla fine dell’anno 2023 il diritto a rendere la prestazione lavorativa in modalità agile.

Le indicazioni per i datori di lavoro

Fino al 31 dicembre 2023 pertanto i datori di lavoro dovranno assicurare, ai lavoratori in condizioni di salute maggiormente fragili, lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile anche attraverso l’adibizione a diversa mansione compresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi di lavoro vigenti, senza alcuna decurtazione della retribuzione in godimento, salvo l’applicazione delle disposizioni contrattuali se più favorevoli.

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