Riscossione, Cattaneo scrive ai presidenti delle Commissioni di Camera e Senato

“L’immediato coinvolgimento delle Commissioni parlamentari competenti affinché si avvii un rapido approfondimento delle problematiche urgenti in materia di riscossione delle entrate dei comuni, anche attraverso la promozione di un’indagine conoscitiva o audizione informale, per definire soluzioni atte ad assicurare la continuità nella gestione delle entrate dei comuni”. È questa la richiesta contenuta nella lettera che il Presidente f.f. dell’ANCI, Alessandro Cattaneo ha inviato ai Presidenti delle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera dei Deputati e del Senato.
Cattaneo sollecita un intervento delle Commissioni “in questa situazione di grande incertezza e di pesanti ripercussioni sull’attività di riscossione di migliaia di comuni nell’approssimarsi della data del 30 giugno prossimo in cui il Gruppo Equitalia non potrà più svolgere il servizio di riscossione dei tributi nei confronti dei comuni italiani”.

La proposta è anche di “Valutare l’opportunità di assicurare, con provvedimenti di urgenza, la provvisoria continuità dell’attuale assetto della riscossione delle entrate dei comuni, così da evitare rischi di collasso dell’intera gestione e trovare lo spazio per una necessaria concertazione del riassetto della riscossione comunale”.

Nella lettera, dopo aver ricordato che “il 30 giugno prossimo è il termine oltre il quale le aziende preposte alla riscossione del gruppo Equitalia non potranno più svolgere alcun servizio nei confronti dei comuni italiani” Cattaneo sottolinea che “la disposizione, nonostante le ripetute richieste che l’ANCI ha rivolto ai governi precedenti, non è mai stata oggetto di modifica, se non per quanto riguarda la proroga dei termini”.

“Questo provvedimento – spiega – aggiunge all’obbligo di affidamento tramite procedura di evidenza pubblica dei servizi di riscossione degli enti locali la fuoriuscita totale di Equitalia dal settore delle entrate comunali”.

“Considerando la delicatezza della materia e l’estensione dei servizi di Equitalia nella riscossione dei comuni – aggiunge Cattaneo – risulta evidente l’inderogabile esigenza di assicurare un percorso attuativo ben strutturato ad una previsione normativa che rivoluziona l’intera gestione delle entrate comunali. Sono, infatti, circa cinquemila i comuni che tuttora si servono di Equitalia per la riscossione delle proprie entrate, molti dei quali di piccole e piccolissime dimensioni; la quasi totalità degli enti, inoltre, ha nel passato emesso ruoli coattivi ancora in parte oggetto di riscossione presso Equitalia o, comunque, non ancora definitivamente rendicontati”.

“L’ANCI – sottolinea – ritiene che il compito di assicurare un ordinato ed efficace sistema di riscossione degli enti locali, sostenibile sotto il profilo dell’economicità e pienamente rispettoso dei diritti dei cittadini, riguardi tutte le istituzioni e che sia ormai ineludibile un intervento di organico riassetto delle procedure della riscossione coattiva locale, di revisione degli apparati organizzativi, pubblici e privati, che operano nel settore, nonché di equilibrata regolazione delle ingenti partite finanziarie derivanti dalla rendicontazione della riscossione tramite ruolo”.

“Sembra evidente che l’attuale sistema, che non è stato costruito in ragione delle esigenze di riscossione delle entrate locali, non possa più essere efficace di fronte alla sfida di una finanza comunale interamente fondata su entrate proprie. Per questi motivi – conclude il Presidente ANCI – è ormai essenziale ed urgente un intervento normativo che determini il nuovo assetto della materia”.

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