Rimborso spese di viaggio degli amministratori locali: le FAQ

Il Testo Unico degli Enti Locali (d.lgs. 267/2000, TUEL) disciplina all’art. 84 il rimborso delle spese di viaggio per gli amministratori locali, distinguendo due casi: amministratori comandati in missione fuori dal Comune di residenza ed amministratori che risiedono fuori dal Comune in cui svolgono il mandato. Per comprendere in sintesi alcuni punti di rilievo in tema di rimborso delle spese di viaggio per gli amministratori locali, proponiamo questo elenco di comode FAQ, con alcune domande e risposte di utilità per gli operatori degli Enti locali. Le FAQ sono estratte e rielaborate a partire dal volume edito da Maggioli Editore intitolato Il Vademecum dell’Amministratore locale, a cura di Amedeo Scarsella.

Quali sono gli oneri connessi con le attività in materia di status degli amministratori degli Enti locali che rientrano nel principio di invarianza della spesa?
Gli oneri connessi con le attività in materia di status degli amministratori degli Enti locali che rientrano nel principio di invarianza della spesa includono anche le spese di accesso degli amministratori che risiedono fuori dal comune ove ha sede il rispettivo Ente, così come previsto dall’art. 1, comma 136, della legge n. 56/2014.

Le spese di pernottamento degli amministratori che risiedono fuori dal Comune ove ha sede il rispettivo Ente possono essere rimborsate?
No, le spese di pernottamento degli amministratori che risiedono fuori dal Comune ove ha sede il rispettivo Ente non possono essere rimborsate. Secondo l’art. 84, comma 3, del TUEL (Testo unico degli enti locali), è previsto solo il rimborso delle sole spese di viaggio effettivamente sostenute.

Chi deve effettuare la valutazione sulla necessità della presenza?
Non è ancora chiarito chi debba effettuare la valutazione sul carattere necessario della presenza. Tuttavia, sembra corretto che tale valutazione sia compiuta da un organo tecnico dell’amministrazione. Tuttavia, è improbabile che tale organo tecnico sia chiamato a valutare e decidere volta per volta, ex post, se la partecipazione nella sede comunale del sindaco o di un assessore sia da ritenersi necessaria.

Qual è la posizione prevalente della Corte dei conti sulla verifica della necessità della presenza?
La sezione giurisdizionale della Corte dei conti (Sez. Toscana), con deliberazione n. 127/2017 ha affermato che la verifica sulla sussistenza del presupposto della “necessità della presenza” non può essere valutata con eccessivo rigore. Ciò costituirebbe una penetrazione eccessiva nel merito dell’attività degli organi amministrativi dell’Ente locale. Tuttavia, sono previsti casi di abnorme utilizzo dei rimborsi assunti in violazione di legge in cui la verifica può essere effettuata con maggiore rigore.

Chi può mettere in discussione la dichiarazione sulla necessità della presenza?
La dichiarazione in ordine al carattere necessario della presenza deve essere effettuata dall’amministratore nel rispetto dei principi sopra richiamati. Gli organi tecnici possono mettere in discussione tale dichiarazione solo in caso di evidente uso distorto dei rimborsi.

Il Vademecum dell’Amministratore locale

Il Vademecum dell’Amministratore locale

Il Vademecum illustra le principali funzioni di competenza di sindaco, giunta e consiglio, gli strumenti a loro disposizione e le ipotesi di responsabilità in cui gli stessi possono incorrere.

L’attenzione è posta alle corrette regole di funzionamento degli organi collegiali, anche quando siano svolte in videoconferenza: ruolo del presidente del consiglio, modalità di convocazione, deposito degli atti, pareri preventivi, sedute di prima e seconda convocazione, numero legale, disciplina degli interventi in consiglio e verbalizzazione.

Sono passate in rassegna le prerogative dei consiglieri comunali: diritto di iniziativa, diritto di accesso, atti di sindacato ispettivo (mozioni, interrogazioni ed interpellanze).

Per quello che riguarda lo status degli amministratori locali, vengono analizzati i temi dei permessi e delle aspettative, delle indennità di carica alla luce delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2022, degli oneri previdenziali, dei rimborsi per le missioni e le spese di viaggio, dell’assicurazione per i rischi connessi al mandato, nonché la problematica relativa al rimborso delle spese legali. In tema di limite al numero di mandati consecutivi, viene illustrata la novità contenuta nella L. 35/2022 che consente lo svolgimento del terzo mandato ai sindaci dei comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti.

Particolare attenzione viene posta anche alle incompatibilità per lo svolgimento di incarichi dirigenziali, alla gratuità per gli incarichi professionali, nonché al tema dei nuovi obblighi in materia di trasparenza.

Dopo aver descritto il principio di distinzione delle funzioni tra organi di governo e dirigenti, viene fornita un’ampia rassegna della più recente giurisprudenza in ordine ai casi eccezionali in cui, nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, i componenti dell’organo esecutivo possono svolgere funzioni gestionali. Vengono illustrati gli strumenti a disposizione degli amministratori per dettare l’indirizzo politico: il programma di mandato, il DUP, il bilancio di previsione, il programma delle opere pubbliche, il fabbisogno del personale, il PEG, il piano delle performance, i piani triennali per la razionalizzazione della spesa, il piano triennale di prevenzione della corruzione e il nuovo PIAO, Piano integrato di attività e organizzazione, destinato ad assorbire molti atti di programmazione.

Vengono illustrate poi le regole fondamentali di funzionamento della macchina amministrativa. In tale ambito vengono, tra l’altro, analizzate le funzioni del segretario comunale, dei dirigenti e delle posizioni organizzative.

Il tema dei servizi pubblici locali è affrontato per evidenziare gli ampi margini di discrezionalità di cui godono gli organi politici nella loro organizzazione e per evidenziare le nuove forme di responsabilità, senza tralasciare il tema degli affidamenti in house.

Nell’ultimo capitolo viene proposta una descrizione delle responsabilità giuridiche connesse con lo svolgimento del mandato, alla luce delle importanti novità introdotte dal Decreto Semplificazioni (D.L. n. 76/2020, convertito con modificazioni dalla L. n. 120/2020) in materia di responsabilità amministrativa e in ordine al reato di abuso d’ufficio.

Amedeo Scarsella
Segretario Nazionale dell’Unione Nazionale Segretari comunali e provinciali, docente in corsi di formazione ed autore di pubblicazioni in materia di diritto amministrativo e degli enti locali, con particolare riferimento alle tematiche dell’attività e dell’organizzazione amministrativa, del personale e della contabilità pubblica. Membro del Comitato scientifico del quotidiano online lagazzettadeglientilocali.it.

Leggi descrizione
Amedeo Scarsella, 2022, Maggioli Editore
28.00 €

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