La Corte costituzionale salva le società strumentali

Con la sentenza n. 229/2013 la Corte costituzionale ha sancito la sopravvivenza delle società strumentali delle Amministrazioni che erogano servizi di supporto alle ASL e gli Enti sanitari.
Queste società erano state destinate alla dismissione dal decreto legge 65/2012, che aveva disposto la soppressione delle società strumentali entro l´anno in corso. La Regione Puglia ed altre sei regioni hanno impugnato tale disposizione, evidenziandone l´inconciliabilità con la Costituzione ed il diritto dell´Unione europea.
La Corte costituzionale, recependo in larga misura le censure delle Regioni, ha concluso che le norme impugnate vanno a colpire proprio le società pubbliche che hanno realizzato gli obiettivi di razionalizzazione dei servizi fissati dall´Unione europea e che lo Stato non può impedire alle Regioni il ricorso alla organizzazione di servizi strumentali (anche) in forma societaria.
La normativa oggi annullata aveva destato viva preoccupazione tra le Aziende ed Enti del servizio sanitario, che avevano visto venir meno forme già consolidate di organizzazione dei propri servizi, nonchè tra le migliaia di dipendenti delle Sanitaservice, che erano stati assunti all´esito di un processo di internalizzazione di servizi iniziato nel 2010.

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