Imu 2013, ok al rinvio della rata di giugno. Ma il decreto slitta

Il rinvio dell’Imu torna per ancora due giorni nel congelatore. Annunciato per la settimana prossima, poi improvvisamente apparso nell’inatteso Consiglio dei Ministri di ieri, il provvedimento che dovrebbe allentare la morsa della tassa sugli immobili a giugno è slittato di qualche ora. Forse, sarà proprio l’isolata abbazia di Spineto, dove il Governo si rinchiuderà nelle prossime ore, a ospitare l’accordo tra i rappresentanti dell’Esecutivo Letta che bloccherà la tassa sulla prima casa, spostandola semplicemente, a quanto è dato sapere, da giugno a settembre.

Sembrava procedere tutto speditamente, nel pomeriggio di ieri, con il Ministro dell’economia Fabrizio Saccomanniuscito dal silenzio seguente la nomina, forse rinchiuso in qualche ufficio del dicastero con la calcolatrice per far quadrare entrate e uscite. Invece, gli sforzi non sono stati ancora sufficienti per l’emanazione del decreto da parte governativa, tanto è vero che il C.d.M. si è ufficialmente chiuso con un accordo politico sul provvedimento, ancora però rimasto incompiuto sul fronte legislativo.

A bloccare l’approvazione del testo, in realtà, sembra abbia influito più il nodo Cig che quello della tassa immobiliare. Non a caso, infatti, per il rifinanziamento della Cassa Integrazione l’esborso richiesto allo Stato èsuperiore al miliardo di euro, una cifra che naturalmente necessita di tutte le dovute coperture. Sull’Imu, invece, l’accordo pare non sia stato trovato sul tema dei capannoni industriali, per i quali è stato paventato, sempre nelle ultime ore, un rincaro assai significativo.

Riguardo la Cig, è stato stabilito che i risparmi derivanti dalla rinuncia dei ministri parlamentari al doppio stipendio, saranno destinati proprio a pompare ossigeno per uno strumento che, anche nell’anno in corso, dovrebbe confermare il miliardo di ore complessive per gli ammortizzatori in deroga. Una montagna forse anche troppo alta, ma che il governo vuole scalare senza attendere ancora.

Sull’Imu, invece, quel che appare certo è che verrà risparmiata ai contribuenti la rata di giugno, che, comunque, non sarà eliminata tout court, ma soltanto spostata al mese di settembre, quando, cioè, è in previsione la seconda tranche del pagamento. Naturalmente, si tratta di una misura straordinaria che riguarderà esclusivamente le abitazioni principali. Nella volontà del governo, comunque, rimane l’intenzione fortissima di ridisegnare dalle fondamenta l’intero sistema di tassazione immobiliare.

Intanto il decreto è quasi pronto: si cerca di evitare ulteriori esborsi degli enti locali e per questo la messa a punto deve riuscire a precludere ulteriori sacrifici in particolar modo ai comuni. Con ogni probabilità la quadra verrà trovata a Spineto, nell’abbazia toscana in cui il governo trascorrerà  in clausura le giornate di domenica e lunedì.

Letta: 24 ore di ritiro con tutti i ministri

“Domenica e lunedì 24 ore di ritiro, in una abbazia in Toscana, solo i ministri. Per programmare, conoscersi, ‘fare spogliatoio’. Ognuno paga per sé”. Così Enrico Letta, in un tweet. 

Si terrà nell’abbazia di Spineto, in provincia di Siena, a quanto si apprende, il ‘ritiro’ di governo annunciato ieri dal premier Enrico Letta. L’incontro si terrà da domenica pomeriggio all’ora di pranzo di lunedì. Il luogo prescelto, stando a quanto si legge nel sito, è una abbazia Vallombrosana del secolo XI.

“L’Abbazia va benissimo, così ci riposeremo anche un po’ e ci rafforzerà lo spirito”. Questa la reazione del Ministro dell’istruzione, Maria Chiara Carrozza, alla notizia del ritiro deciso dal premier Letta per tutta la squadra di governo. Il ministro, sollecitata dai cronisti, ne ha parlato a margine della sua visita a Città della Scienza di Napoli.

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