Vigili, confermate visure a pagamento

Fonte: Italia Oggi

La polizia locale per prendere visione dei dati contenuti nell’archivio della motorizzazione deve continuare a pagare perché l’accesso a queste informazioni resta disciplinato da una normativa speciale che non è mai stata abrogata. È questa in sintesi la posizione del Ministero dei trasporti ribadita con il parere 3 settembre 2013 inoltrato al portale poliziamunicipale.it. La questione sull’accessibilità gratuita alle banche dati dei veicoli e delle patenti è stata sollevata dal comune di Ferrara che il 24 giugno ha ricevuto un parere favorevole della Presidenza del consiglio dei ministri (si veda ItaliaOggi del 19/8/2013).

Da sempre i comuni pagano importi elevati per consultare le banche dati necessarie ai vigili urbani per gestire i processi sanzionatori, nonostante lo spirito delle diverse indicazioni normative. In pratica in questi anni le casse comunali hanno dovuto continuare a sopportare un pesante balzello peraltro non dovuto, almeno a parere della Presidenza. Specifica infatti la nota del 24 giugno 2013 che non risultano vigenti norme speciali che prevedono l’accesso a titolo oneroso della polizia municipale alle banche dati dei veicoli e delle patenti e pertanto il comune non deve pagare nulla per consultare questi archivi anche alla luce del nuovo codice dell’amministrazione digitale. Nulla di più sbagliato, ribadisce il Ministero dei trasporti che sul punto ha diramato una circolare ad hoc il 26 luglio 2013.

Il dpr 28 settembre 1994, n. 634 che disciplina l’accesso dell’utenza al ced della motorizzazione è ancora attuale. Questa disposizione speciale, specifica la nota centrale, non è stata superata da nessuna norma successiva ed anzi il codice dell’amministrazione digitale ha rafforzato la previsione. Nel frattempo però, nel silenzio dell’Anci, il portale tecnico dei vigili ha predisposto un modello di diffida da inoltrare al ministero in conformità alle indicazioni della Presidenza del consiglio. Proprio per interrompere l’invio di queste richieste, a parere della motorizzazione non adeguate, il ministero ha inviato la nota in commento dove ribadisce che l’attività di consultazione degli archivi del dtt resta a pagamento.

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