Milleproroghe vicino al traguardo

Milleproroghe al rush finale accompagnato da più di un mugugno. E questo nonostante il decreto di fine anno, dopo il passaggio al Senato, si sia trasformato in un provvedimento omnibus facendo il pieno di interventi settoriali (quote latte, gettoni di presenza per i consiglieri circoscrizionali o i permessi retribuiti per i consiglieri di Roma capitale, ecc.) se non addirittura microsettoriali (200mila euro per l’associazione ospedali nel mondo o i 2 milioni per l’istituto studi filosofici di Napoli).
>> il testo del decreto coordinato con il maxiemendamento

A rimarcare il proprio disappunto sull’esiguità delle risorse stanziate, ad esempio, è il mondo della lirica e della cultura che chiedeva il parziale ripristino dei tagli subiti con la manovra estiva. Ma il rifinanziamento del fondo unico per lo spettacolo (Fus) – promesso a più riprese dallo stesso ministro per i Beni culturali, Sandro Bondi – alla fine ha tradito le attese di molte fondazioni lirico-sinfoniche, da quella di Santa Cecilia di Roma alla Fenice di Venezia.

Domenica è arrivato anche l’allarme della Protezione civile (si veda altro articolo in pagina) che vede la sua autonomia operativa messa in pericolo dall’obbligo del concerto dell’Economia sulle ordinanze di emergenza. A farsi sentire sono anche gli oltre 100mila vincitori di concorsi pubblici raggruppatisi nel «Comitato XXVII Ottobre» che hanno visto disattese le promesse ricevute a più riprese nella speranza che le graduatorie non vengano penalizzate dal blocco del turn over nella Pa.

Sulla proroga parziale della media-conciliazione (la proroga di un anno riguarda solo le cause condominiali e gli incidenti stradali) si dividono anche gli avvocati, tra chi è a favore della mediazione e chi, come l’organo unitario degli avvocati (Oua), ha già minacciato lo sciopero nelle prossime settimane.

Cahiers de doléances destinati, però, a non essere neanche sfogliati. Il milleproroghe, infatti, arriva oggi all’esame dell’aula di Montecitorio nel testo licenziato dal Senato e con la spada di Damocle della conversione in legge entro la mezzanotte di domenica prossima. Il passaggio nelle commissioni congiunte Affari costituzionali e Bilancio di giovedì e venerdì scorso si è concluso con un pareggio senza che i 97 deputati votassero una sola delle oltre 60 proposte di modifica presentate. Senza votare il mandato al relatore, inoltre, il provvedimento oggi sarà illustrato in aula dai due presidenti di commissione, il leghista Giancarlo Giorgetti (Bilancio) e il pidiellino Bruno Donato (Affari costituzionali). Il tutto già sapendo che il governo, salvo ripensamenti dell’ultimora, porrà la questione di fiducia. Secondo i regolamenti della Camera bisognerà attendere, poi, le successive 24 ore.

I numeri in assemblea alla Camera per affrontare la fiducia, ad oggi, non sembrano spaventare più governo e maggioranza. Il decreto legge, ottenuta la fiducia, entro la fine della settimana sarà sottoposto alla firma del capo dello stato. Passaggio anche questo delicato visto che il presidente della repubblica ha più volte “bacchettato” l’esecutivo sulle storture giuridiche dei decreti omnibus e in particolare proprio sul milleproroghe dello scorso anno.

Ma al di là di un nuovo “richiamo” il decreto si avvierà comunque alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale con i suoi oltre 180 commi introdotti a palazzo Madama e con due riforme dell’ultimissima ora inserite dal governo: i ritocchi alla fiscalità delle banche e la nuova tassazione sui fondi comuni di investimento con il passaggio dall’attuale prelievo sul cosiddetto maturato a quello sul realizzato.

MILLEPROROGHE, PACCHETTO BLINDATO TUTTE LE NORME PER LE AUTONOMIE
Finisce nell’aula della Camera la corsa contro il tempo per approvare la conversione in legge del decreto prima della scadenza del 27 febbraio prossimo. Ma le Autonomie locali non sono tranquille mentre attendono il verdetto della Camera. “Il Milleproroghe non è un elemento che ci tranquillizza”. Così ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni nel corso di un’audizione presso la Commissione Bicamerale per il federalismo fiscale. La manovra non rassicura neanche i Comuni: “Una norma che va a dare qualche risposta su alcune questioni che erano rimaste in sospeso ma nulla di piu” è il commento del Presidente dell’Anci Sergio Chiamparino.
Dalle dichiarazioni delle Regioni emerge una preoccupazione per il confuso intreccio tra il quadro delle nuove norme d’urgenza e la riforma del federalismo. Dentro il decreto Milleproroghe «ci sono molte norme caratterizzate da un impianto sostanzialmente a-federale»: è quanto ha sostenuto il presidente della Conferenza delle Regioni nel corso di un’audizione presso la Commissione Bicamerale per il federalismo fiscale. «Ad esempio sul provvedimento che stanzia le risorse per le calamità naturali – ha spiegato Errani nel corso dell’audizione del cosiddetto “Comitato dei 12”, formato da una rappresentanza di presidenti di Regioni, di Province e sindaci – i presidenti delle Regioni hanno la possibilità di prevedere addizionali: ma ciò significa che così facendo si attiva un altro sistema rispetto a quello previsto, nel senso che in quel caso specifico non si capisce se c’è o meno un trasferimento di risorse, anche alla luce del fatto che queste ultime finora sono state gestite dalla Protezione Civile». Anche sul fronte della sanità «nei 70 milioni di stanziamento figura anche la copertura per gli enti lirici e gli interventi sulle emergenze prodotte dalle alluvioni in Veneto, Liguria e Toscana e tutto questo – ha concluso – con soldi presi alle Regioni, cosa che evidentemente non presuppone nessuna configurazione di tipo federale».
Per il presidente dell’Anci la nuova disciplina è una piccola boccata d’ossigeno che almeno permette di coprire la spesa corrente anche se “Il decreto milleproroghe è una specie di tram su cui fanno salire tutte le cose che non sono riusciti a far salire prima. È segno di un metodo di governo poco virtuoso». “Grazie al lavoro fatto nelle sedi istituzionali dalla Associazione – rileva Chiamparino – il decreto prevede, in questa formulazione, il minimo vitale per i Comuni. Le nostre sollecitazioni, in sede tecnica, hanno portato a fare chiarezza sulla possibilità dell’utilizzazione degli oneri di urbanizzazione anche per coprire la spesa corrente (almeno fino al 2012), così come alla ‘spalmatura’ su tre anni del limite, che dovrà arrivare ad essere l’8 per cento della spesa corrente, degli interessi passivi. Sono stati anche sbloccati i trasferimenti erariali ai Comuni (almeno la prima tranche 2011) che rischiavano di ‘saltare’ in conseguenza del mancato varo del cosiddetto federalismo municipale”. “Restano ancora aperte – afferma ancora il Presidente – alcune questioni importanti fra le quali la mancata proroga della abolizione delle Aato (che rimane fissata al marzo prossimo, con grande preoccupazione dei territori), il mancato intervento chiarificatore sull’Ici dei fabbricati di categoria ‘d’ (per i quali molti Comuni si vedranno sottratte entrate cospicue) ed una definizione ancora incerta della disciplina della Tarsu”. “Infine – prosegue – le disposizioni riguardanti la cultura, seppure migliorative rispetto alla versione originaria del decreto, appaiono ancora del tutto insufficienti, mantenendo inoltre ingiustificati e irragionevoli vincoli che limitano l’azione degli Enti locali”. “In questa situazione – conclude Chiamparino – e pur consapevoli del fatto che sul provvedimento sia stata chiesta la fiducia del Parlamento, l’auspicio è che la Camera possa ancora accogliere alcune delle altre richiesta avanzate dai Comuni italiani, a cominciare dalla riduzione del taglio dei trasferimenti erariali”. Un desiderio che con il passaggio diretto in Aula difficilmente sarà esaudito.

Ma ecco la sintesi di alcune norme:

TASSA TERREMOTO E RIFIUTI: Le Regioni colpite da Calamità naturali, per far fronte all’emergenza e alle spese, potranno aumentare le tasse e le addizionali di propria competenza, comprese le accise sui carburanti (fino a 5 centesimi per litro). La Campania, per far fronte all’emergenza rifiuti, potrà aumentare l’addizionale sulle accise per l’energia elettrica. 

ACCONTO IRPEF COMUNI: Per i Comuni, in attesa del federalismo municipale, arriva un acconto Irpef sugliimporti comunali incassati.

PROROGA SFRATTI: Il blocco degli sfratti per le categorie disagiate é prorogato dino al 31 dicembre 2011.

CASE FANTASMA: Un mese in più, fino al 30 aprile 2011, per denunciare le case fantasma. Ai ritardatari sarà notificata una rendita presunta che avrà effetto retroattivo dal primo gennaio 200 anche ai fini del pagamento di tasse e sanzioni.

ASSESSORI ROMA. Potranno aumentare fino a 15. La misura vale per tutti i Comuni con più di un milione di abitanti.

STOP DEMOLIZIONI CAMPANIA: Sono sospese le demolizioni di abitazioni abusive in Campania a seguito di sentenzepassate in giudicato fino al 31 dicembre 2011.

STOP TASSE ABRUZZO: Il pagamento delle rate relative alle tasse in Abruzzo è sospeso fino al 31 ottobre 2011. Slitta anche il termine per gli adempimenti tributari dal grnnaio a dicembre 2011.

QUOTE LATTE: Slittano dal 31 dicembre 2010 al 30 giugno 2011 i pagamenti delle rate delle multe arretrate per lo sforamento delle quote latte.

SOCIAL CARD: Torna in via sperimentale la “carta acquisti” destinata alle categorie in difficoltà economiche. Viene avviata una fase di sperimentazione di un anno che sarà gestita dagli enti caritativi di alcuni Comuni sopra i 250mila abitanti.

FARMACIE: Due mesi di retroattività per l’ulteriore sconto di forniture farmaceutiche a carico del Servizio sanitario nazionale. A partire dal 31 maggio 2010 nella corresponsione alle farmacie di quanto dovuto viene trattenuta una quota pari all’1,82% del prezzo di vendita al netto dell’Iva, mentre le aziende farmaceutiche dovranno versare allo Stato entro aprile 2011 l’1,83% delle stesse forniture.

POSTE IN BANCA DEL SUD E SCORPORO BANCOPOSTA: Poste Italiane, ai fini dell’attuazione della Banca del Sud, può acquistare partecipazioni, anche di controllo, nel capitale di banche. L’attività di BancoPosta sarà scorporata da Poste Italiane.

FONDO USURA, MAFIA, ESTORSIONE.  Nasce il fondo unico.

 MANIFESTO SELVAGGIO. In arrivo una nuova sanatoria per ‘manifesto selvaggio’. Si pagherà una sanzione di mille euro e il pagamento dovrà essere effettuato entro il 31 maggio 2011.

PROCREAZIONE ASSISTITA. I centri per la procreazione medicalmente assistita dovranno inviare i dati richiesti al ministero della Salute che li inoltrerà all’Istituto superiore di Sanità e al Centro nazionale trapianti.

OSPEDALI ITALIANI NEL MONDO. In arrivo un contributo di 200mila euro nel 2011.

LICENZIAMENTI: Nel 2011 non si applicherà la norma del collegato sul lavoro che fissava al 23 gennaio il termine per l’impugnazione dei licenziamenti.

PRECARI SCUOLA: Congelate fino al 31 agosto 2012 le graduatorie degli insegnanti e vincolo territoriale: dall’anno scolastico 2011-2012 l’inserimento nella prima fascia delle graduatorie di istituto é consentito esclusivamente a coloro che sono inseriti nelle graduatorie ad esaurimento della provincia in cui ha sede l’istituzione scolastica richiesta.

FERROVIE: E’prorogato al 31 marzo 2011 il termine per la stipula dei contratti di servizio per i treni a media e lunga percorrenza di interesse nazionale.

TASSA SUL CINEMA: Dal primo luglio 2011 a fine 2013 il biglietto del cinema costerà un euro in più. L’aumento del prezzo, ad esclusione delle comunità ecclesiali o Religiose, consentirà di finanziare le agevolazioni fiscali alla produzione cinematografica.

BANDA LARGA. Per rifinanziare il Fondo per il passaggio al digitale è autorizzata la spesa di 30 milioni di euro per il 2011, soldi che saranno presi dalle risorse finalizzate ad interventi per la banda larga.

FOGLIO ROSA MOTORINI E MINICAR: Arriva il foglio rosa anche per i motorini e le minicar.

BANCHE POPOLARI: Slitta al 2014 il termine per la discesa “delle Fondazioni bancarie” sotto la soglia dello 0,5% delle singole partecipazioni azionarie nelle banche popolari in seguito a operazioni di concentrazione.

FONDI COMUNI: Dal primo luglio la tassazione dei fondi d’investimento italiani sarà sul realizzato e non più sul maturato con il pagamento di una ritenuta d’imposta del 12,5% sui proventi percepiti e sul ‘delta Nav’ al momento del riscatto o della cessione della quota.

BANCHE: in presenza di una perdita di esercizio, le imposte anticipate iscritte nei bilanci delle banche, relative a svalutazioni di crediti, possono essere trasformate in crediti d’imposta ai fini del calcolo della patrimonializzazione, vincolo quest’ultimo imposto dalle regole di Basilea3.

MUTUI: Nel caso di sospensione dell’ammortamento le garanzie ipotecarie già prestate per il mutuo continuano ad essere valide ai fini del rimborso del debito esistente, senza formalità aggiuntive.

MEDIA CONCILIAZIONE: Rinvio di un anno per l’entrata in vigore dell’obbligo della concilazione obbligatoria, ma solo per le liti di condominio e per i danni da circolazione di veicoli e natanti.

IAS: Arrivano norme di coordinamento tra i principi contabili Ias-Ifrs e la disciplina contenuta nel codice civile, con particolare riguardo alla funzione del bilancio di esercizio. I principi contabili internazionali omologati dalla Ue dopo il 31 dicembre 2010 potranno essere soggetti a disposizioni applicative con decreto del ministero della Giustizia entro 90 giorni dall’entrata in vigore del regolamento Ue.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *