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Decreto Rilancio, 155 miliardi di euro per la "Fase 2"
Il terzo importante intervento del Governo per arginare le conseguenze dell'emergenza Coronavirus: la sintesi del Ministero dell'Economia

Riportiamo di seguito le fresche dichiarazioni del ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri in merito ai contenuti del Decreto Rilancio approvato questa settimana in Consiglio dei ministri e in attesa di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. “Il Decreto Rilancio è, in ordine di tempo, il terzo grande intervento varato dal Governo per affrontare le conseguenze economiche dell’emergenza Coronavirus, dopo il “Cura Italia” e il Decreto Liquidità. Per arginare il contagio, l’Italia ha dovuto mettere in campo misure di contenimento straordinarie, progressivamente adottate anche dagli altri Paesi europei. Dopo mesi di duri sacrifici e molte dolorose perdite umane, le misure stanno dimostrando la loro efficacia nel contenere l’epidemia. Ora, con il contagio maggiormente sotto controllo, l’Italia si dota degli strumenti necessari per ripartire in sicurezza e rilanciare la sua economia, attraverso un decreto unitario e organico che stanzia 155 miliardi di euro in termini di saldo netto da finanziare e 55 miliardi in termini di indebitamento.
“Lo Stato interviene con il provvedimento economico di portata più ampia della nostra storia. 155 miliardi per sostenere l’Italia che riparte dopo mesi difficili: le imprese, i lavoratori, le famiglie, la Sanità, la Scuola, l’Università. Ora massimo impegno per far arrivare subito le risorse e rilanciare insieme il Paese”.

Come si legge nel comunicato emesso ieri dal Ministero dell’Economia e delle, Finanze “il cuore del decreto sono le misure a sostegno delle famiglie e delle imprese, che non solo rafforzano e prolungano molti interventi del Cura Italia a partire dal forte impegno per il sistema sanitario, ma introducono nuove e importanti misure per rimettere in moto l’Italia, tenendo insieme ripresa economica, coesione sociale e sicurezza. Per non lasciare solo nessuno ed essere al fianco di ogni persona che affronta i costi economici e sociali dell’emergenza, oltre 25 miliardi, in aggiunta ai 10 del “Cura Italia”, vengono stanziati per sostenere l’occupazione e garantire i redditi e le condizioni di vita delle famiglie italiane. 16 miliardi vengono destinati alla Cassa Integrazione e agli strumenti per l’integrazione salariale, con procedure più snelle ed efficaci; sono confermate ed estese le indennità per i lavoratori autonomi, viene introdotto il Reddito di Emergenza destinato alle famiglie più in difficoltà e si estende il termine per la sospensione dei licenziamenti.
Accanto a queste misure il Decreto prevede forti interventi per allargare le tutele sociali, perché l’emergenza non pesi sulle famiglie e sulle condizioni di vulnerabilità: sono rafforzati i congedi parentali e i voucher baby sitter, utilizzabili anche per i centri estivi, aumentano i giorni per l’assistenza a familiari disabili, vengono stanziati fondi per l’assistenza e i servizi per la disabilità.

>> CONSULTA QUI IL COMUNICATO INTEGRALE DEL MEF.


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