ROMA – Ultime limature all’asta per le frequenze Tv, ai fondi per sostenere i malati di Sla e al patto di stabilità per il Trentino. Il tutto con il via libera alla proroga dell’ecobonus del 55 per cento. Così si è chiuso ieri il dibattito e l’esame di Montecitorio sulla nuova finanziaria che attende oggi il via libera della Camera. Dopo il voto al ddl di stabilità, seguirà nella mattinata il Consiglio dei ministri per la messa a punto della nota di variazione, quindi l’assemblea tornerà a riunirsi per il voto definitivo alla legge di bilancio. Dalla prossima settimana la sessione di bilancio diventerà di competenza del Senato. Secondo le intenzioni del governo la nuova finanziaria non dovrebbe subire ulteriori modifiche. I tempi per un’eventuale terza lettura a Montecitorio sarebbero infatti strettissimi visto che ormai a dettare i tempi della manovra economica è più la politica con le mozioni di fiducia al governo che si terrà a metà dicembre al Senato e quella di sfiducia alla Camera. Difficile immaginarsi una finanziaria che entri ed esca “immacolata” da un ramo del Parlamento. Dal canto suo il governo e, in fondo, le stesse opposizioni hanno comunque cercato di sciogliere i principali nodi nel corso di questa prima lettura della Camera. Riprova ne è la proroga dell’ecobonus del 55%; sostenuta da tutti i gruppi e promessa fin da subito dal governo, è stata di fatto ratificata ieri nel testo della legge di stabilità con l’approvazione unanime della Camera. E questo nonostante il bonus fiscali sia spendibile in 10 anni anziché nei cinque anni come avviene attualmente. Proprio sul cosiddetto “emendamento ecobonus”, presentato dal relatore Marco Milanese (Pdl), si è vivacizzato ieri pomeriggio il dibattito dell’aula. Più in particolare per la parte della modifica relativa ai fondi da destinare alla ricerca e all’assistenza domiciliare dei malati di sclerosi laterale amiotrofica (Sla), che alla fine sono stati esplicitati in 100 milioni di euro. Il testo originario inseriva il sostegno ai malati di Sla nell’elenco di quelle misure che nel 2011 potranno attingere al fondo da 800 milioni complessivi ripartito tra scuole paritarie, università private, cinque per mille e altro. Una parte di questi fondi, pari a 350 milioni, era inizialmente cumulato tra più voci: malati di Sla, operatori scolastici (in sostituzione dei lavoratori socialmente utili), la gratuità dei libri scolastici e il finanziamento di banche e istituzioni internazionali. Le opposizioni al momento del voto hanno però chiesto al governo di esplicitare le somme da destinare alla sclerosi amiotrofica. Soluzione appronta all’istante dal governo e presentata dal relatore Milanese dopo una pausa dei lavori . Alla ripresa delle votazioni è stato così estrapolato nella tabella il fondo per la Sla pari a 100 milioni. Soluzione che comunque non ha convinto del tutto le opposizioni che, pur sostenendo fermamente la necessità dell’intervento, chiedevano un maggiore impegno del governo. Per questo hanno preferito astenersi dal voto. L’altra modifica dell’aula, voluta dal governo, riguarda l’asta delle frequenze Tv. Presentata dal relatore dopo la pausa tecnica della mattina per il saluto commosso e bipartisan al viceministro all’Economia, Giuseppe Vegas, nominato dal Cdm presidente della Consob (si veda il servizio a pagina 5), la modifica introdotta fissa al 31 dicembre 2012 il termine entro cui dovranno essere assegnate le frequenze televisive messe a gara.
Via libera a ecobonus e frequenze tv
Maggioranza in bilico – La legge di stabilità in Parlamento
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