Varata la legge di stabilità 2016: giù le tasse in modo sistematico

Primo via libera ufficiale alla legge di stabilità 2016: ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo su cui dovrà esprimersi prima la Commissione Europea e poi il Parlamento. Una manovra finanziaria di 26,5 miliardi di euro, che potrà aumentare fino a 29,5 miliardi in base all’accoglimento o meno della richiesta, avanzata alla Ue, di utilizzare uno 0,2% di spazio di patto in più per la “clausola migranti”. Come annunciato dal premier Renzi e dal Ministro Padoan, la legge di stabilità 2016 darà seguito al piano di tagliare le tasse, già intrapreso lo scorso anno, e a quello di controllare e contenere la spesa pubblica per 5 miliardi.

“Ai cittadini interessa il taglio delle tasse. Le tasse non sono più una cosa bellissima e anche da sinistra si è capito che sono una cosa da ridurre”, ha detto in conferenza stampa il Presidente del Consiglio. “Scherzando con Pier Carlo ricordavamo che dopo la finanziaria i cittadini dicevano: dove ci fregano? Quest’anno – è una cifra identitaria del nostro governo – non solo le tasse non aumentano ma vanno giù. Per la prima volta nella recente storia in modo sistematico, costante e, per molti, anche sorprendente”. 

Fassino: “positivi gli annunci di Renzi per glie enti locali”

“In attesa di esaminare il testo, apprezziamo le dichiarazioni del Presidente del Consiglio che annuncia misure corrispondenti alle proposte avanzate da ANCI nel corso del confronto con il Governo”, ha detto il presidente dell’ANCI, Piero Fassino, commentando positivamente l’approvazione del d.d.l. di stabilità da parte del Consiglio dei Ministri. 
“L’alleggerimento della pressione fiscale sui cittadini – rileva Fassino – è un obiettivo che tutti vogliamo per liberare risorse per la domanda e la crescita. L’importante è assicurare ai comuni la compensazione integrale delle entrate Imu e Tasi e su questo vi è un preciso impegno del Governo. Al contempo,  corrisponde ad una rivendicazione da tempo avanzata da ANCI una revisione del Patto di stabilità che consenta l’utilizzo degli avanzi di bilancio, fino ad oggi congelati, e lo sblocco degli investimenti”. Per il Presidente ANCI “anche la decisione di non operare  ulteriori tagli alle città metropolitane rappresenta un importante acquisizione, pur permanendo preoccupazione per la condizione finanziaria delle  nuove province. Ulteriori e più approfondite valutazioni – ha concluso Fassino – potranno essere fatte quando il disegno di legge sarà disponibile. L’Anci continuerà anche nelle prossime settimane il confronto con Governo e Parlamento sulla legge di stabilita e sulle misure  per aprire una nuova stagione nei rapporti Stato-Enti Locali, garantendo ai comuni il riconoscimento della loro autonomia e risorse finanziarie adeguate”.

Legge di stabilità 2016, le principali novità

ELIMINAZIONE AUMENTI ACCISE E IVA – Vengono totalmente disattivate per il 2016 le clausole di salvaguardia previste dalle precedenti disposizioni legislative per un valore di 16,8 miliardi. Di conseguenza non ci saranno aumenti di Iva e Accise.

TASI-IMU –  L’imposta sulla prima casa viene abolita per tutti per una riduzione fiscale complessiva pari a circa 3,7 miliardi. La Tasi viene abolita anche per l’inquilino che detiene un immobile adibito ad abitazione principale.

IMU AGRICOLA – Vengono esentati dall’Imu tutti i terreni agricoli – montani, semi-montani o pianeggianti – utilizzati da coltivatori diretti, imprenditori agricoli professionali e società. L’alleggerimento fiscale per chi usa la terra come fattore produttivo è pari a 405 milioni.

COMPENSAZIONI AI COMUNI – I Comuni saranno interamente compensati dallo Stato  per la perdita di gettito conseguente alle predette esenzioni di Imu e Tasi su abitazione principali.

PATTO STABILITÀ COMUNI – Le nuove regole consentiranno ai Comuni che hanno risorse in cassa di impegnarle per investimenti per circa 1 miliardo nel 2016. In aggiunta sarà consentito lo sblocco di pagamenti di investimenti già effettuati (e finora bloccati dal Patto) a condizione che i comuni abbiano i soldi in cassa.

IMU IMBULLONATI –  Gli imbullonati non saranno più conteggiati per il calcolo delle imposte immobiliari per un alleggerimento fiscale pari a  530 milioni di euro.

IRAP IN AGRICOLTURA E PESCA  – Dal 2016 viene azzerata.

AMMORTAMENTI – La misura è volta a incentivare gli investimenti in beni strumentali nuovi (a partire dal 15 ottobre 2015 e fino al 31 dicembre 2016) attraverso il riconoscimento di una maggiorazione della deduzione ai fini della determinazione dell’Ires e dell’Irpef. La maggiorazione del costo fiscalmente riconosciuto è del 40% portando al 140% il valore della deduzione.

IRES –  Si ridurrà del 3,5%, dall’attuale 27,5% al 24%, a partire dal 2017, con uno sgravio di 3,8 miliardi nel primo anno che arriverà a circa 4 miliardi dall’anno successivo. Si potrà anticipare di un anno l’entrata in vigore della riduzione dell’aliquota qualora le istituzioni europee accordino la ‘clausola migranti’.

PROFESSIONISTI E IMPRESE DI PICCOLE DIMENSIONI – La norma viene modificata per ampliare l’accesso al regime fiscale forfettario di vantaggio . La soglia di ricavi per l’accesso a tale regime viene aumentata di 15.000 euro per i professionisti (portando così il limite a 30.000 euro) e di 10.000 euro per le altre categorie di imprese. Viene estesa la possibilità di accesso al regime forfettario ai lavoratori dipendenti e pensionati che hanno anche un’attività in proprio a condizione che il loro reddito da lavoro dipendente o da pensione non superi i 30.000 euro. Per le nuove start up viene previsto un regime di particolare favore con l’aliquota che scende dall’attuale 10% al 5% applicabile per 5 anni (anziché 3 anni). In attesa di una riforma strutturale sulla fiscalità delle società di persone, aumenta la franchigia di deduzione IRAP per questa tipologia di imprese da 10.500 a 13.000 euro.

ASSUNZIONI –  Anche per le nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2016 è prevista una agevolazione attraverso la riduzione dei contributi al 40% per 24 mesi, misura che complessivamente porta a un alleggerimento pari a 834 milioni nel 2016 per salire a 1,5 miliardi nel 2017.

BONUS EDILIZIA – Viene aumentata dal 36% al 50% la detrazione sulle spese sostenute per le ristrutturazioni edilizie, confermando l’attuale livello di agevolazione. La detrazione viene mantenuta anche per l’acquisto dei mobili e di grandi elettrodomestici.  Si conferma al 65% il cosiddetto ‘ecobonus’, la detrazione sulle spese per gli interventi di riqualificazione energetica degli immobili.

CONTRATTAZIONE DECENTRATA – Sulla quota di salario di produttività, di partecipazione agli utili dei lavoratori o di welfare aziendale derivante dalla contrattazione aziendale si applica l’aliquota ridotta del 10% con uno sgravio fiscale complessivo di 430 milioni nel 2016 che sale a 589 negli anni successivi. Il bonus avrà un tetto di 2.000 euro (estendibile a 2.500 se vengono contrattati anche istituti di partecipazione) e sarà utilizzabile per tutti i redditi fino a 50.000 euro.

CANONE RAI – Si riduce dagli attuali 113,50 a 100 euro. Si pagherà attraverso la bolletta elettrica della casa di abitazione. Restano in vigore le attuali esenzioni.

CONTANTE – La soglia per i pagamenti in contanti sale da 1.000 a 3.000 euro.

COOPERAZIONE – Crescono i fondi per la cooperazione internazionale: 120 milioni nel 2016.

SOSTEGNO AI PIU’ DEBOLI – 90 milioni nel 2016 per la Legge sul “Dopo di noi” per sostenere persone con disabilità al venir meno dei familiari. Rifinanziamento del Fondo per la non autosufficienza per un totale di 400 milioni di euro.

SEMPLIFICAZIONI FISCALI – Si anticipa di un anno la semplificazione delle sanzioni amministrative in campo fiscale. Le imprese si vedranno subito rimborsare l’IVA per i crediti non riscossi, senza dover aspettare la fine delle procedure concorsuali. Si permette lo scioglimento delle società di comodo.

CONTRASTO ALLA POVERTÀ – Viene istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il ‘Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale’ al quale è assegnata la somma di 600 milioni di euro per il 2016 e di un miliardo a decorrere dal 2017. Il Fondo finanzierà la legge delega sulla povertà che verrà approvata come collegato alla legge di stabilità. Parte la prima misura strutturale contro la povertà, che sarà prioritariamente rivolta alle famiglie povere con minori a carico. Viene poi istituito, in via sperimentale, un altro fondo finalizzato a misure di sostegno contro la povertà educativa, alimentato da versamenti effettuati dalle fondazioni bancarie. Attraverso questa seconda iniziativa si rendono disponibili ulteriori 100 milioni l’anno.

PENSIONATI – Aumenta la “no tax area”, ossia la soglia di reddito entro la quale i pensionati non versano l’Irpef. Per i soggetti sopra i 75 anni si passa dall’attuale soglia di 7.750 euro a 8.000. euro, sostanzialmente lo stesso livello previsto per i lavoratori dipendenti.  Per i pensionati di età inferiore ai 75 anni la “no tax area” aumenta da 7.500 euro a 7.750 euro.

SALVAGUARDIA PENSIONI – Viene prevista la settima operazione di “salvaguardia” a favore dei soggetti in difficoltà con il lavoro e che non hanno ancora maturato i requisiti della legge Fornero per accedere al pensionamento. Per finanziare la settima ‘salvaguardia’ si spendono le risorse non utilizzate nelle precedenti salvaguardie chiuse.

OPZIONE DONNA – Il regime sperimentale per le donne che intendono lasciare il lavoro con 35 anni di contributi e 57-58 anni di età (e la pensione calcolata con il metodo contributivo) viene esteso al 2016, anno in cui devono essere maturati i requisiti.

PART TIME – La norma è finalizzata ad accompagnare i lavoratori più anziani al pensionamento in maniera attiva. Si potrà chiedere il part time ma senza avere penalizzazioni sulla pensione perché lo Stato si farà carico dei contributi figurativi. Il datore di lavoro dovrà corrispondere in busta paga al lavoratore la quota dei contributi riferiti alle ore non prestate, che si trasformeranno quindi in salario netto.

CATTEDRE UNIVERSITARIE DEL MERITO – 500 nuovi professori saranno selezionati sulla base del merito tra i migliori cervelli, all’estero o “in trappola” in Italia, in settori strategici per il futuro del Paese. Per tale misura sono previsti 40 milioni per il prossimo anno e 100 milioni dal 2017.

GIOVANI RICERCATORI – All’assunzione di 1.000 nuovi ricercatori vengono destinati 45 milioni nel 2016, che salgono a 60 milioni nel 2017 e a 80 milioni nel 2018.

SPECIALIZZANDI MEDICI – 6.000 borse (ogni anno) per gli specializzandi medici, per assicurare qualità e prospettiva al sistema sanitario nazionale.

IMPEGNI

VOCE AMMONTARE
ELIMINAZIONE CLAUSOLE SALVAGUARDIA 16.800
ABOLIZIONE TASSA PRIMA CASA 3.700
ABOLIZIONE IMU AGRICOLA 400
ABOLIZIONE TASSA SU IMBULLONATI 500
PACCHETTO ENTI LOCALI 1.200
CONTRASTO POVERTA’ E ALTRE MISURE SOCIALI 700 + 400
PACCHETTO SVILUPPO (ammortamenti + contrattazione aziendale) 600
SGRAVI CONTRIBUTIVI ASSUNZIONI 800
CULTURA E MERITO 250
TERRA DEI FUOCHI 150
COOPERAZIONE SVILUPPO 120
PUBBLICO IMPIEGO 200
altro 680
TOTALE 26.500
   
(anticipo taglio Ires + edilizia scolastica) 3.100
NUOVO TOTALE 29.600

RISORSE

VOCE AMMONTARE
FLESSIBILITA’ UE 14.600
VOLUNTARY DISCLOSURE 2.000
IMPOSTA SUI GIOCHI 500
GIOCHI (NUOVE GARE) 500
SPENDING REVIEW 5.800
ULTERIORI EFFICIENTAMENTI 3.100
TOTALE 26.500
   
(Clausola migranti) 3.100
NUOVO TOTALE 29.600

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