ANPR: si completa il percorso di transizione
Come si legge nel comunicato emesso dal Ministero dell’Interno, a partire da oggi gli italiani residenti nei 7.903 Comuni del Paese e quelli all’estero iscritti all’Aire possono verificare e chiedere l’eventuale correzione dei propri dati anagrafici, stampare certificati e fruire dei servizi disponibili online, in modo facile e sicuro. Si ricorda che i servizi sono accessibili dal sito www.anagrafenazionale.interno.it, disponibile anche all’indirizzo www.anagrafenazionale.gov.it.
Dal 15 novembre scorso sul portale dell’Anagrafe nazionale è possibile scaricare 14 tipologie diverse di certificati digitali, dalla nascita al matrimonio, in maniera autonoma e gratuita accedendo con la propria identità digitale: il Sistema pubblico di identità digitale, la Carta di identità elettronica e la Carta nazionale dei servizi. Se la richiesta è per un familiare verrà mostrato l’elenco dei componenti della famiglia anagrafica per cui è possibile richiedere un certificato.
Nei prossimi mesi saranno aggiunti ulteriori servizi per il cittadino, come le procedure online per effettuare il cambio di residenza. Grazie all’anagrafe nazionale unica, ogni aggiornamento su ANPR sarà immediatamente consultabile dagli enti pubblici che accedono alla banca dati, dall’Agenzia delle entrate all’INPS alla Motorizzazione civile.
Le dichiarazioni del ministro Brunetta
Grande la soddisfazione espressa dal ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta: “Grazie all’adesione dell’ultimo Comune ad ANPR. l’Anagrafe nazionale della popolazione residente, l’Italia è finalmente un unico Comune di 60 milioni di abitanti. Da oggi tutti i cittadini potranno accedere al proprio profilo utente indicando il recapito (email o numero di telefono) dove ricevere in automatico le notifiche delle risposte ricevute dal Comune. Sarà possibile ottenere autocertificazioni e certificazioni per sé e per i componenti del proprio nucleo familiare. Dai certificati di nascita, matrimonio, cittadinanza, esistenza in vita, residenza, allo Stato civile e di famiglia. Le certificazioni – specifica il ministro – non serviranno alla Pubblica Amministrazione, ma solo ai privati, perché qualunque Comune, grazie ad ANPR, è già in possesso di tutti i dati dei cittadini. Un passo concreto verso il principio once only, secondo il quale le pubbliche amministrazioni devono evitare di chiedere ai cittadini e alle imprese informazioni che già possiedono. I vantaggi sono molti: procedure più rapide e semplici, sicurezza del dato, affidabilità, risparmio di tempo dovuto alla semplificazione della comunicazione tra le amministrazioni, riduzione degli errori”.
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