Da una parte ci sono ex consiglieri e consiglieri regionali del Trentino Alto-Adige, con i loro vitalizi, laute prebende di una regione a statuto speciale dove la politica gode di condizioni di favore senza precedenti. Dall’altra ci sono i disoccupati, i lavoratori disabili ultra quarantacinquenni, le madri sole, gli studenti, le famiglie più numerose e meno abbienti. Nella vallata dell’Adige, scandalo dentro lo scandalo, si profila una contraddizione lacerante. I politici chiedono l’annullamento del taglio dei vitalizi e hanno ora messo a segno un punto nella disfida giudiziaria contro la riduzione dei costi della politica, grazie a un sospetto di incostituzionalità della legge regionale che nel 2014 ha ridotto le loro entrate post-mandato elettorale. Pezzi di società attendono, invece, da anni che i soldi tolti ai vitalizi possano finanziare progetti di intervento economico-assistenziale e proprio pochi giorni fa era arrivata la notizia che la giunta provinciale di Trento aveva stanziato 7 milioni di euro….
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