Tre fiducie sulla legge di stabilità

Il Governo porrà tre fiducie sulla legge di stabilità martedì della prossima settimana e queste saranno votate dalla Camera mercoledì 21. Il via libera finale al testo da parte di Montecitorio è previsto per giovedì.
Le votazioni sulla legge di stabilità e sul d.d.l. Bilancio, che saranno all’esame dell’Aula della Camera da giovedì pomeriggio (inizialmente era previsto per domani), inizieranno martedì 20 novembre alle 9.30. Tra le 12 e le 13 il governo porrà poi le tre fiducie sul testo, secondo quanto emerso dalla Conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Le votazioni sui provvedimenti avranno luogo a partire dal giorno successivo: per ogni fiducia ci sarà come è prassi dichiarazione, chiamata e voto. Alle 18 è previsto che via sia l’inizio dell’ultima tranche con le dichiarazioni dei capigruppo in diretta Tv. Il voto finale del provvedimento è atteso per giovedì 22, intorno all’ora di pranzo e sempre in diretta televisiva.

Riepilogando…
Non cala l’Irpef sui due primi scaglioni di reddito ma arriva uno sconto di 180 euro a figlio sotto forma di detrazioni e il calo della parte dell’Irap che pesa sul costo del lavoro a partire dal 2014. Salta poi la stretta sulle detrazioni e l’aumento dell’Iva dal 10 all’11%.
Ecco le novità dell’emendamento dei relatori che riscrive la manovra della legge di stabilità riequilibrando le maggiori voci di intervento fiscale.

IRPEF, SI TORNA ALLE ALIQUOTE ATTUALI – Si ritorna alle attuali aliquote Irpef. La cancellazione dello sconto di un punto sui primi due scaglioni frutta un “tesoretto” di 4.271 milioni nel 2013, 6.628 milioni nel 2014 e 5.973 milioni nel 2015. Sono queste le risorse utilizzate per riequilibrare la manovra.

CALA FONDO AFFITTI: Il taglio e’ di 250 milioni nel 2013, di 50 nel 2014 e di 300 nel 2015. Contribuisce con l’Irpef a finanziare le altre misure.

+180 EURO SU DETRAZIONI FIGLI – Aumentano già dal 2013 le detrazioni per i figli. Passano da 800 a 980 euro per i figli con più di 3 anni, da 900 a 1080 euro per quelli più piccoli. Lo sconto vale 941 milioni nel 2013, 1.405 milioni nel 2014, 1.265 nel 2015.

DETRAZIONI, VIA TETTO E FRANCHIGIA – l’emendamento migliora gli “sconti fiscali” rispetto a quelli attuali, ma la manovra risolve anche altri tre nodi che riguardano deduzioni e detrazioni. Scompare il ‘taglio” retroattivo previsto dalla prima stesura della legge di stabilità e saltano completamente sia il tetto di 3.000 euro sia la franchigia di 250 euro previste in precedenza su detrazioni e deduzioni.

IVA – Viene congelata al 10% l’aliquota Iva che da luglio doveva passare all’11%. Rimane invece l’aggravio per l’aliquota del 21% che passa al 22%. Rispetto alla versione originale i contribuenti risparmieranno 1.160 milioni nel 2013 e 2.324 negli anni successivi.

IRAP, CALA DAL 2014 SUL LAVORO – Il taglio vale complessivamente 1,2 miliardi. L’emendamento prevede l’incremento delle deduzioni forfetarie per i lavoratori assunti a tempo indeterminato, da 4.600 euro a 7.500 euro, che per le assunzioni nelle regioni del Sud passeranno da 9.200 euro 15.000 euro. Inoltre saliranno anche le deduzioni forfetarie, per ogni giovane sotto i 35 anni assunto a tempo indeterminato: esse passano dagli attuali 10.600 euro (15.200 euro al Sud) a 13.500 euro (21.000 euro nel Sud). Inoltre, l’emendamento incrementa le deduzioni per i soggetti con valore della produzione fino a 181.046,31 euro (di minore dimensione).

FONDO PRODUTTIVITÀ: Arrivano 600 milioni nel 2014 e 200 nel 2015 per rimpinguare le risorse finalizzate a finanziare interventi per la produttività.

TFR – Viene rifinanziata con 170 milioni la ‘clausola di salvaguardia’ prima prevista per le indennità di fine rapporto. E’ una norma che evita il rischio, o la quasi certezza, di aggravio sul Tfr previsto da una delle manovre Tremonti dell’estate 2011.

IVA COOPERATIVE SOCIALI – Slitta di un anno, al primo gennaio 2014, la norma che prevede un aggravio dal 4 al 10% dell’Iva sulle prestazioni delle cooperative sociali.

PENSIONI DI GUERRA SENZA IRPEF – Viene ripristinata l’esenzione Irpef delle pensioni di guerra di reddito superiore ai 15.000 euro che la versione della legge di stabilità scritta dal Governo.

AGRICOLTURA: Slitta di un anno, rispetto alla versione originale della legge di stabilità, la stretta decisa sul settore agricolo. In p articolare viene differita al 2013, con effetti concreti sulla dichiarazione del 2014, la rivoluzione dei redditi domenicali ed agrari. Anche per la “stretta” sulle società agricole si va avanti di un anno, al 2013. Cambia il meccanismo di riduzione del contingente del gasolio agricolo con un risparmio di 54 milioni.

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