Le camere di commercio si stanno distinguendo nel Nord-Ovest nella battaglia per lo snellimento della burocrazia cui sono soggette le imprese. Lo stanno facendo con uno strumento informatico chiamato ComUnica ma anche gestendo in delega numerosi sportelli unici per le attività produttive. Proprio mentre dal 29 marzo scorso, nella pubblica amministrazione, con i “riformati” Suap – che continuano a crescere di numero e in percentuale come copertura sul totale dei comuni del Nord-Ovest, a metà giugno al 65,7% – è cominciato un difficile percorso di passaggio verso l’integrale utilizzo del Web come unico strumento per il trattamento delle pratiche che riguardano l’esercizio di produzioni e servizi. A queste attività si aggiungeranno presto anche le cosiddette agenzie delle imprese, che potranno svolgere, nell’ambito della riforma dei Suap, le stesse funzioni svolte fino ad oggi dagli sportelli della Pa. Entrata in vigore il primo aprile del 2010 la procedura obbligatoria di Comunicazione unica gestita dal servizio «ComUnica» ha totalizzato a fine aprile scorso oltre 379mila pratiche online per l’avvio di attività con l’invio in un’unica soluzione degli atti da presentare a Registro imprese o Albo artigiani, Inps, Inail e agenzia Entrate. Il dettaglio è offerto per la prima volta nella tabella che pubblichiamo qui in alto. «L’attuale messa a regime della nuova procedura – spiegano alla Cdc di Torino – dimostra il successo di uno strumento particolarmente apprezzato che facilita la vita agli imprenditori». Con la riforma degli sportelli unici (il Dpr 160/2010) le camere di commercio sono diventate soggetti con possibile assegnazione di delega comunale nella gestione delle funzioni Suap. I dati aggiornati a metà giugno forniti dal ministero dello Sviluppo economico al Sole-24 Ore NordOvest mostrano un elevato ricorso a questa possibilità. Le Cdc interessate in Piemonte sono circa la metà degli sportelli attivati dalle amministrazioni locali, e quasi tre volte tanto in Liguria. Nella crescita complessiva dei Suap nel Nord-Ovest (995 sportelli contro i 934 di un mese fa) pesa però anche una dinamicità nella pubblica amministrazione, come dimostra il dato del Piemonte (39 in più oggi rispetto a inizio maggio). In questo quadro in mutamento si inserisce la prossima costituizione di Agenzie per le imprese che svolgeranno le stesse funzioni (ma qualcuno parla anche di funzioni limitate alla fase istruttoria) degli attuali Suap. «Attendiamo l’avvio della nostra agenzia a livello nazionale per applicarla anche in Piemonte», dice il segretario generale di Confartigianato Piemonte, Silvano Berna. «Stiamo discutendo sulla formula da adottare», rileva Ermanno Maritano, vicedirettore di Confindustria Piemonte: «Potremmo anche pensare a un’agenzia regionale pluridatoriale». E intanto, Confartigianato e Cna in Piemonte stanno facendo partire coi rispettivi Cat un servizio antiburocrazia, col sostegno del Piano occupazione della Regione, che interverrà anche sul delicato problema delle pratiche di avvio ed esercizio delle attività produttive. I “nuovi” Suap dovrebbero funzionare solo con procedimento telematico. Ma lo Stato ha concesso deroghe e attualmente sono ricevute domande anche in cartaceo e via posta. Tuttavia è partita la riforma soprattutto per le Scia, le Segnalazioni certificate di inizio attività, ex Dia, col procedimento cosiddetto automatizzato, cioè online. Funziona nei grandi centri, come Torino, ma la gran massa dei comuni pare ferma, essendo ancora ammesso il procedimento cartaceo. A maggio il Suap di Torino, guidato da Ernesto Pizzichetta, ha raccolto 77 Scia solo via informatica. Il comune ha recentemente esteso il procedimento unico a bar, parrucchieri ed estetisti, autoriparazioni, verniciature, esercizi di vicinato. Occorre educare l’utenza, dice il funzionario, ma serve anche nuova formazione per chi lavora agli sportelli, come sottolinea il neoassessore comunale, Giuliana Tedesco. A ottobre, inoltre, entrerà in vigore l’applicazione obbligatoria del Web per tutte le pratiche di sportello unico. Un appuntamento che preoccupa Riccardo Franco, responsabile del Suap di Moncalieri, riconosciuto tra i più efficienti: «Dovremo avere uniformità di linguaggi informatici con tutti gli enti interessati». Un problema che riguarderà innanzitutto la modulistica. Ci sta lavorando la Regione Piemonte.
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