Subito fondi ai comuni

Il leader della Lega, Umberto Bossi, ha detto di avere convinto il collega dell’Economia, Giulio Tremonti, a garantire fondi immediati per i comuni in attesa che il federalismo fiscale vada a regime entro il 2014. “È tutto pronto, a giorni il federalismo fiscale passa” ha garantito il capo del Carroccio. “L’altro giorno – ha aggiunto a margine dell’inaugurazione di una nuova sede del partito nel Varesotto – ho convinto anche Tremonti a tirare fuori subito un po’ di soldi per i comuni che sono gli enti locali più in difficoltà”. Un riferimento al periodo “di interregno da ora al 2014”. Il ministro delle Riforme ha concluso dicendo che “abbiamo trovato la via” e ha garantito che per il federalismo i voti ci sono.
Intanto, sempre a proposito di federalismo, Fiavet manifesta la propria contrarietà rispetto alla ipotesi di introdurre una tassa di soggiorno nei comuni a vocazione turistica. “È paradossale – sottolinea il presidente Cinzia Renzi – come il turismo nel nostro paese sia chiamato in causa solo per l’introduzione della tassa di soggiorno. Spiace constatare ancora una volta la miopia di certe proposte che non fanno altro che peggiorare la situazione di un comparto già in forte depressione”. “La tassa di soggiorno – prosegue una nota – non farà altro che penalizzare il prodotto turistico italiano rispetto al panorama turistico internazionale. Fare incoming è di per se già molto difficile con la tassa di soggiorno lo diventerebbe ancora di più. È auspicabile – conclude Renzi – un intervento del ministro Michela Vittoria Brambilla in difesa del settore”.
I punti ancora da risolvere, insomma, ci sono, nel cammino del federalismo. E il punto chiave, quello su cui si reggerà tutta l’impalcatura della riforma, sembra essere quello della sanità. “Le difficoltà che si registrano nella discussione sulla ripartizione del fondo sanitario 2011 al tavolo della Conferenza delle regioni rappresentano un segnale d’allarme che non va sottovalutato”, ha affermato la parlamentare del Pd, Doris Lo Moro. “È passato poco più di un mese dalla sottoscrizione – il 16 dicembre 2010 – dell’Intesa Governo-Regioni sul decreto in materia di federalismo fiscale regionale e costi standard per la sanità – aggiunge – ma i principi contenuti nel provvedimento, non ancora discusso nelle competenti commissioni parlamentari, non sono sufficienti a guidare scelte delle regioni capaci di garantire il finanziamento della spesa sanitaria, sia pure ancorata a costi standard, sia nelle regioni del Nord che in quelle del Sud. Il decreto contiene una formula di riparto che non fa nessun passo avanti e rischia di riprodurre anche in futuro i divari fra Nord e Sud che sono alla base dello scontro in atto sulla ripartizione dei fondi dell’anno in corso. La discussione ruota sul peso che va attribuito all’anzianità della popolazione ma tutti i principi (compreso quello appena citato) vanno applicati con equilibrio guardando al risultato”.
E sempre restando nel novero dei provvedimenti di interesse per gli enti locali, va segnalato che questa è una settimana cruciale anche per il d.l. milleproroghe. Oggi ci sarà il parere sui presupposti costituzionali del provvedimento (dl 225/2010) e domani l’avvio dell’esame in sede referente alle commissioni riunite I e V al senato. La Commissione affari costituzionali di Palazzo Madama nella seduta delle ore 15 di oggi darà il parere sulla conformità alla Carta. Nella riunione di mercoledì (dalle ore 14.45) delle Commissioni riunite affari costituzionali e bilancio ci sarà la relazione introduttiva sul testo.

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