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Imu, abolizione della prima rata ok
Scelta civica, riproporremo in Aula la tassa per le case con rendita sopra i 750 euro. Fmi all'Italia, senza l'Imu sono necessarie altre entrate

Via libera delle Commissioni finanze e bilancio della Camera al decreto-legge sulla prima rata dell’Imu. Il testo passa oggi pomeriggio all’esame dell’aula di Montecitorio dove riprenderà lo scontro sull’esenzione o meno dei ceti abbienti con Scelta civica che riproporrà di far pagare l’imposta alle fasce sociali alte.

Sull’Imu, Pd e Pdl hanno incrociato di nuovo le lame sulla seconda rata – la cui abolizione è stata promessa ma ancora deve essere coperta – sull’onda della mossa dei montiani. Sono stati loro ad aprire il braccio di ferro nella seduta notturna delle commissioni tra martedì e mercoledì, con due emendamenti per i quali il Governo aveva chiesto il ritiro, e che fanno pagare la rata di giugno ai ceti alti: il primo (di Enrico Zanetti e Andrea Romano) innalza la franchigia da 200 a 400 euro, prevedendo il pagamento della residua parte dell’Imu oltre questa soglia; il secondo (di Gianfranco Librandi) stabilisce che i redditi oltre i 55mila euro paghino un decimo della rata di giugno. Dopo una riunione del gruppo in mattinata è stato deciso di non cedere all’invito al ritiro e di andare avanti nella battaglia che potrebbe tentare anche Sel e M5S e una parte del Pd. Sc, da sempre contraria all’eliminazione dell’Imu per tutti, è disposta a rinunciare ai due emendamenti se il Governo si impegna a non “coprire” l’eliminazione della rata di dicembre, con l’aumento di altre tasse.

Priorità per le giovani coppie e le famiglie numerose: due emendamenti al d.l. Imu presentati da Sel e da Scelta Civica e approvati questa notte in Commissione alla Camera prevedono che i mutui per la prima casa e per la ristrutturazione per il miglioramento dell’efficienza energetica, resi più facili anche grazie al ruolo di Cdp, vadano prioritariamente appunto ai giovani e ai nuclei numerosi.

Pd chiederà ritiro proposta Pdl su edific– Il gruppo del Pd chiederà, secondo quanto si apprende, il ritiro dell’emendamento al decreto-legge Imu presentato dal relatore per il Pdl Rocco Palese in Commissione alla Camera e che tra le altre cose prevede deroghe per l’abbattimento e la ricostruzione degli immobili delle cooperative edilizie. E sempre secondo quanto si apprende il relatore per il Pd Marco Causi, che non ha firmato infatti il testo, è disponibile a sostenere la richiesta dei Democratici.

Fmi all’Italia: “Senza l’Imu sono necessarie altre entrate” – E intanto arriva un monito dal Fondo monetario internazionale all’Italia: senza l’Imu sono necessarie altre entrate. “Se la tassa sulla casa viene abolita, è importante che vengano trovate altre fonti di entrate compensatorie o tagli alla spesa perché è particolarmente importante per l’Italia mantenere il suo target sul bilancio nel breve termine” ha detto Martine Guerguil, vicedirettore del Dipartimento per gli affari fiscali dell’Fmi.
Guerguil ha riconosciuto che “le autorità abbiano intenzione di fare ciò e certamente li incoraggiamo a intraprendere una simile strada”.
Michael Keen, che ricopre lo stesso ruolo della collega all’interno del Fondo, ha detto di “avere sempre sostenuto l’inclusione della prima casa nella base degli immobili da tassare”.


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