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Debiti p.a.: 13,8 miliardi di euro pagati ai creditori
Partita la fase due grazie al d.l. 102/2013: in corso di erogazione altri 2,5 mld alle Regioni per i debiti sanitari e da parte della CdP piĆ¹ di 1 mld ai comuni

Sono stati pagati due terzi della prima fase dei debiti arretrati della pubblica Amministrazione. Ad oggi, risultano rimessi ai creditori complessivamente 13,8 miliardi di euro sul totale di 18 miliardi messi a disposizione dal Tesoro agli enti debitori in diverse forme (finanziamenti per anticipazione di liquidità, spazi finanziari sul patto di stabilità interno e rimborsi fiscali).

Si apprende questa notizia da una nota del Ministero dell’economia che, con l’aggiornamento odierno, registra un avanzamento, rispetto ai dati forniti il 24 settembre scorso. Spicca, in particolare, un progresso nel pagamento dei debiti sanitari (+240 milioni) e nell’impiego degli spazi finanziari sul patto di stabilità da parte delle Regioni (+575 milioni relativi al contributo di progetti finanziati con fondi europei), oltre che ad un significativo incremento dei pagamenti da parte dei Comuni (circa 1,4 miliardi, a valere sugli spazi finanziari sul patto di stabilità interno).

I debiti sanitari pagati dalle Regioni ammontano complessivamente a 4,1 miliardi sul totale di 4,2 miliardi erogati dal Tesoro. Comuni e province hanno pagato pressoché tutti i debiti consentiti dai finanziamenti ottenuti, che sono stati quindi esauriti. Quasi 2 miliardi disponibili presso il Tesoro sono in attesa che le quattro Regioni destinatarie di questo importo completino gli adempimenti necessari per ottenere il finanziamento.

La seconda fase è già decollata. Il Governo, con il D.L. 102/2013, ha avviato una seconda fase che autorizza il pagamento di ulteriori 7,2 miliardi di euro nell’anno in corso. Presso il ministero dell’Economia e delle Finanze si sono già svolti i tavoli tecnici con esito positivo, le sette regioni interessate hanno sottoscritto il contratto di finanziamento e sono in corso di erogazione da parte del Tesoro ulteriori 2,5 miliardi di euro, che le Regioni dovranno corrispondere ai creditori del comparto sanitario entro il 31 dicembre di quest’anno.


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