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Passaggio Imu-Tasi, dall'ufficio di presidenza Anci una proposta per compensare il minor gettito
Anci propone di riconoscere ai comuni una quota Imu degli immobili produttivi per coprire mancato gettito e detrazioni

“Si riconosca ai comuni una quota Imu sugli immobili produttivi che adesso va allo Stato. Questo consentirebbe ai sindaci di vedere coperto il minor gettito dal passaggio dall’Imu alla Tasi, allo Stato di non agire con ulteriori azioni a livello fiscale e ai cittadini di non subire più tasse”. È la proposta formulata ieri dal presidente dell’Anci Piero Fassino al termine dell’ufficio di presidenza dell’associazione riunitosi a Roma.

La proposta Anci

“L’ANCI pur considerando che con la legge di stabilità siano state accolte alcune  richieste avanzate dall’ANCI  – quali l’allentamento del Patto di Stabilità – ribadisce tuttavia che non ha  ancora trovato soluzione l’impegno assunto dal Governo a garantire  ai Comuni anche nel 2014  le stesse risorse di ciò di cui hanno avuto disponibilità  nel 2013;

Esprime profondo disagio per la decisione del Governo di applicare la “ mini- imu” che contraddice l’impegno assunto dal Governo di superare l’IMU  sulla prima casa;

Manifesta  grave preoccupazione per il minor gettito che ai Comuni  deriverà dal passaggio dall’IMU alla TASI, che comporta un dimezzamento del 50% del gettito sulla prima casa;

Sottolinea che anche la copertura delle detrazioni a favore di redditi bassi e famiglie fragili non è allo stato attuale garantita;

Ritiene che le risorse per garantire  l’invarianza  di gettito a favore dei Comuni  possa essere  realizzata senza  ulteriori richieste fiscali ai cittadini e  riconoscendo ai Comuni, ad aliquote invariate,  l’IMU che lo Stato  percepisce sugli immobili per attività economiche;

Sottolinea l’esigenza di dare soluzione ai nodi sopra indicati entro e non oltre il mese di gennaio, condizione ineludibile per consentire i Comuni di ottemperare al termine del 28 febbraio per la presentazione dei bilanci;

Sottolinea che la disponibilità per il 2014 di risorse analoghe a quelle godute nel 2013 è indispensabile ai Comuni  per garantire l’erogazione di servizi fondamentali per i cittadini, dagli asili nido all’assistenza domiciliare per le persone non autosufficienti, dal trasporto pubblico locale alla tutela ambientale, dalle politiche di sostegno al lavoro alle politiche culturali;

Richiama il Governo al dovere di ottemperare – senza più intollerabili dilazioni – all’obbligo di legge di rimborsare ai Comuni le spese sostenute, per conto dello Stato, per il finanziamento  degli uffici giudiziari;

Chiede al Governo un incontro urgente, dirimente e risolutivo;

Conferma, la iniziativa di mobilitazione e in particolare l’Assemblea Nazionale straordinaria dei Sindaci a Roma per il 29 gennaio”.

Fassino ha anche annunciato la richiesta al Governo di “un incontro risolutivo e dirimente per trovare una soluzione che porrebbe rimedio ad una questione irrinunciabile per tutti i sindaci: non avere nel 2014 meno risorse rispetto al 2013”.
La proposta del presidente Anci, illustrata alla stampa al termine della riunione, sarebbe quindi alternativa alla proposta di Governo che, ad oggi, chiederebbe proprio ai sindaci di agire sulle aliquote (fino all’otto per mille) per reperire le risorse da destinare alle detrazioni. Inoltre, andrebbe poi ad agire sulle mancate risorse che i sindaci lamentano (circa un miliardo) rispetto al passaggio dal regime Imu a quello Tasi, risorse indispensabili “per chiudere i bilanci a febbraio e anche in vista delle prossime elezioni in circa 5000 Comuni”.
Altro tema che i sindaci porteranno all’attenzione del Governo è “l’annosa e onerosa questione che riguarda le spese per gli uffici giudiziari che i comuni sono obbligati ad anticipare ma che, da anni ormai, lo Stato non restituisce. Parliamo di 16 milioni per Torino – porta l’esempio Fassino – e di 25 per Firenze. Si tratta di risorse importanti che ci servono per bilanci già in sofferenza”.
Il sindaco di Torino ha poi confermato la sospensione della partecipazione Anci alle sedi di concertazione (Conferenze Unificata e Stato-città) “fino all’incontro con il Governo. La ripresa dei rapporti – ha sottolineato – dipenderà dagli esiti di quell’incontro”.
Stesso discorso per l’assemblea straordinaria dei sindaci, già calendarizzata per il prossimo 29 gennaio, che il presidente Anci conferma. “In quell’occasione – ha concluso Fassino – ci auguriamo di poter discutere del futuro delle tante norme che interessano i comuni ma questo dipenderà dalle risposte che avremo dal Governo: da quelle capiremo se sarà un evento di proposta o di protesta”.


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