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Smog, su 91 città monitorate dal Treno Verde 43 città fuori legge nel 2013
A guidare la classifica Torino con 126 giorni di superamento su un massimo di 35 consentiti, Napoli (120) e Frosinone (112)

Nel 2013 43 città italiane su 91 monitorate da Legambiente hanno registrato valori di PM10 superiori ai limiti di legge. A guidare la classifica Torino con 126 giorni di superamento su un massimo di 35 consentiti, Napoli (120) e Frosinone (112). Lo ha reso noto Legambiente in occasione dell’avvio, il 12 febbraio scorso dalla Stazione Termini di Roma, della 26/a edizione della campagna ‘Treno Verde 2014’ insieme con il gruppo Ferrovie dello Stato.
Dall’inizio del 2014 in alcune città monitorate da Legambiente si sono già registrati oltre venti giorni di superamento (sui primi 36 giorni dell’anno) e tra i capoluoghi di regione sono sette città che hanno superato già per oltre dieci giorni il limite medio giornaliero stabilito dalla legge per il PM10 (il limite medio giornaliero di polveri sottili è di 50 microgrammi per metro cubo stabilito dalla legge). Dal 13 febbraio al 27 marzo il convoglio ambientalista farà tappa in 11 città: partirà da Palermo per proseguire a Cosenza, Potenza, Caserta, Roma (Termini), Pescara, Ancona e salendo a Verona, Milano, Varese e infine Torino. Durante le tappe per monitorare l’inquinamento atmosferico e acustico nelle città italiane il Treno Verde, con la mostra interattiva ospitata a bordo delle quattro carrozze, accoglierà studenti, cittadini e amministrazioni per promuovere una mobilità sostenibile e la riduzione dell’inquinamento.
Appena sotto al podio per quantità di polveri sottili nel 2013 ci sono Alessandria (92 giorni), Salerno (90), Benevento (89) e Vercelli (86) ma non mancano le grandi città come Milano (81), Bologna (57), Firenze (46) e Roma (41). Quest’anno saranno raccolte anche informazioni sulle concentrazioni nell’aria di benzene, biossido di azoto, monossido di carbonio, biossido di zolfo e ozono e verrà monitorato il PM 2,5 con l’obiettivo di tenere alta l’attenzione anche sulla frazione di polveri più dannose per la salute e di pretendere che a livello europeo e nazionale siano adottati valori limite più stringenti, giornalieri o più a breve termine.
Puntare sul treno e sul “trasporto collettivo”, riorientando parte degli investimenti pubblici, anche per rendere “le città più sostenibili”, è un obiettivo indicato dal ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, che intende realizzare con il progetto anti smog in Pianura Padana auspicando che possa diventare un progetto pilota per l’Italia. Ma il ministro spinge anche per le piste ciclabili tanto che per l’Expo c’è un ‘progetto Vento’ per un percorso in bicicletta lungo il fiume Po che coinvolge numerosi comuni.
“Le nostre città – ha detto il direttore generale di Legambiente Rossella Muroni – devono tornare a respirare, ad essere più verdi, ad avere uno sviluppo in sintonia con l’ambiente ed essere fucine di innovazione. Ripensare i centri urbani, migliorare la qualità di vita e dell’aria significa prima di tutto ripartire dal trasporto pubblico, che si conferma essere un passaggio strategico per il cambiamento dei nostri centri urbani. Eppure il nostro Paese fatica ad intraprendere questa importante e necessaria strada: il 2013, sancito dalla comunità europea come “anno dell’aria”, doveva essere l’anno per affrontare seriamente il problema dell’inquinamento atmosferico, invece, si è fatto davvero poco e anche il 2014 non sembra iniziare nei migliori dei modi. Continuiamo ad accumulare ritardo nella competizione con la qualità della vita delle città europee. È dunque urgente intraprendere azioni efficaci e interventi mirati per risolvere il problema dell’inquinamento atmosferico in tutta la Penisola, destinando più fondi e incentivi al trasporto pubblico locale e all’ammodernamento della rete ferroviaria, invece, che per la realizzazione di faraoniche e talvolta inutili e superflue opere autostradali”.
“Il nostro sostegno alla campagna del Treno Verde diventa ogni anno sempre più convinto – ha affermato l’a.d. di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti – perché tutti i dati e i riscontri oggettivi confermano che la ferrovia è sempre più il fulcro irrinunciabile di una mobilità pubblica moderna e sostenibile. Nel 2013 i 42 milioni di passeggeri che hanno preferito le Frecce all’auto privata o all’aereo hanno consentito di abbattere di oltre un milione di tonnellate le emissioni di CO2 nell’ambiente. E l’effetto positivo si dilata nelle città, grazie alle sinergie che stiamo incentivando con mezzi di trasporto privato, condiviso e pubblico a basso impatto ambientale”.

(Fonte: Ansa)


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