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Conclusioni del Consiglio europeo di primavera, il 20 e 21 marzo a Bruxelles

Il Consiglio europeo ha tenuto una discussione approfondita sulla situazione in Ucraina. Ha adottato un messaggio forte a sostegno dell’Ucraina ed ha convenuto una serie di misure concrete al riguardo.

L’Unione europea e i suoi Stati membri hanno firmato le disposizioni politiche dell’accordo di associazione con l’Ucraina. Il Consiglio europeo condanna fermamente l’annessione della Crimea e di Sebastopoli alla Federazione russa e non la riconoscerà. In assenza di misure volte ad allentare la situazione di crisi, il Consiglio europeo ha deciso un ampliamento del divieto di rilascio del visto e del congelamento dei beni e ha annullato il prossimo vertice UE-Russia.

Il Consiglio europeo, pur restando aperto al dialogo, non ha escluso altre e profonde conseguenze per le relazioni con la Russia in caso di eventuali ulteriori iniziative da parte della Federazione russa per destabilizzare la situazione in Ucraina ed ha chiesto alla Commissione e agli Stati membri di preparare possibili misure mirate. Ha anche deciso di anticipare la firma degli accordi di associazione con la Georgia e la Moldova.

L’Europa sta uscendo dalla crisi economica e finanziaria. Dopo diversi anni di crescita limitata, o addirittura negativa, l’economia europea si sta riprendendo e, per quest’anno, è previsto un rafforzamento di tale ripresa. Il Consiglio europeo ha avuto uno scambio di opinioni sulla situazione economica e sociale e sulle prospettive al riguardo. In particolare ha discusso in merito alla risposta politica più adeguata nel breve e medio termine. Ha concluso la prima fase del semestre europeo ed ha tenuto una discussione iniziale sull’attuazione della strategia Europa 2020, prima del riesame intermedio che sarà effettuato dal Consiglio europeo della primavera 2015. Si è anche concentrato su una competitività dell’industria europea più forte, quale motore della crescita economica e dell’occupazione. Ha avuto un primo dibattito orientativo sul quadro per le politiche dell’energia e del clima per il periodo dal 2020 al 2030 ed ha stabilito la strategia futura. Ha sottolineato il nesso importante tra la strategia Europa 2020, la competitività industriale e le politiche in materia di clima ed energia. Il Consiglio europeo ha accolto con favore l’accordo raggiunto sul regolamento relativo al meccanismo unico di risoluzione delle crisi che aprirà la strada al completamento dell’unione bancaria. Si tratta di un altro passo fondamentale verso un’unione economica e monetaria più forte e resiliente. Infine, ha spianato il cammino all’adozione della direttiva sulla tassazione dei redditi da risparmio.

Consiglio europeo – cos’è?

I compiti del Consiglio, sono quelli di definire gli orientamenti e le priorità politiche generali dell’Unione europea. Con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona nel dicembre 2009, il Consiglio europeo è diventato un’istituzione ufficiale, attualmente presieduta da Herman Van Rompuy. 
Il Consiglio europeo è composto dai capi di Stato e di governo degli Stati membri, dal suo presidente e dal presidente della Commissione; partecipa ai lavori anche l’Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza. A seconda dell’ordine del giorno, ciascun membro può decidere di farsi assistere da un ministro e il Presidente della Commissione da un Commissario.

Il Consiglio europeo non ha funzioni legislative. Si riunisce due volte a semestre ma in caso di situazioni particolari può essere convocata una riunione straordinaria. Le decisioni vengono prese per consenso e, a seconda dei casi, vengono adottate all’unanimità o a maggioranza qualificata a seconda di quanto previsto dal trattato. Il Presidente viene eletto a maggioranza qualificata e il suo mandato dura due anni e mezzo.

(Fonte: Commissione europea)


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