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Def 2014, storico sì in Parlamento: rinviato il pareggio di bilancio
Prima del sì al Def 2014, Camera e Senato hanno approvato a maggioranza assoluta la risoluzione che fa slittare il pareggio di bilancio al 2016

Per la prima volta il governo si è avvalso della facoltà di rinviare il pareggio di bilancio, applicando il nuovo articolo 81 della Costituzione.

È stata infatti attivata da parte della Camera dei deputati – e anche dal Senato – la procedura di deroga che consentirà di posticipare il pareggio di bilancio previsto al 2016. L’Aula della Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza sul Def con 348 voti a favore e 143 i contrari. Mentre il Senato ha dato il via libera al documento di economia e finanza con 156 sì, 92 no e due astenuti.

Per attivare questa autorizzazione, mai realizzata fino ad oggi, era necessaria la maggioranza assoluta dei membri di Montecitorio e Palazzo Madama. La decisione è stata presa in relazione alle discussioni in atto sul Documento di economia e finanza 2014, passato all’attenzione delle aule parlamentari dopo aver ricevuto il benestare dalla Commissione bilancio e su cui, invece, la maggioranza richiesta è quella semplice, cioè la maggioranza dei presenti in Aula. Per l’approvazione del documento di economia e finanza e quello del rinvio del pareggio di bilancio sono stati necessari infatti due scrutini separati.

È stato il Ministro dell’economia Pier Carlo Padoan a spiegare a Palazzo Madama le ragioni che hanno portato il governo a chiedere a Bruxelles il rinvio del pareggio di bilancio. La richiesta è stata inviata con una lettera indirizzata alla Commissione europea. “Nonostante i segnali di ripresa dell’anno in corso, anche nel 2014 il gap rimarrà molto negativo – ha spiegato – la ripresa economica è ancora fragile e la situazione del mercato del lavoro rimane ancora difficile”.


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