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Pronta la riforma della p.a., arriva mobilità obbligatoria
Oggi l'incontro tra i sindacati e il ministro Madia. Il provvedimento sarà domani in C.d.M.: stop a incarichi dirigenziali per chi è in pensione, tagli dei permessi sindacali, turnover legato solo ai limiti di spesa

I dipendenti pubblici potranno essere spostati senza assenso in un posto di lavoro diverso purché sia nell’arco di 100 chilometri. Lo prevede la bozza di riforma della p.a. dove si sottolinea che entro 50 chilometri le diverse sedi sono considerate “stessa unità produttiva” mentre tra 50 e 100 Km devono esserci esigenze organizzative e produttive.

Dal 1° agosto 2014, distacchi, aspettative e permessi sindacali, nel loro insieme, sono “ridotti del 50% per ciascuna associazione sindacale”.

Sempre secondo la riforma della pubblica amministrazione, in caso di esuberi e in assenza di criteri e modalità condivise con i sindacati, “la p.a. procede alla risoluzione unilaterale, senza possibilità di sostituzione, del rapporto di lavoro di coloro che entro il biennio successivo maturano il diritto all’accesso” alla pensione “con conseguente corresponsione del trattamento”.

La bozza di riforma della p.a.
La bozza è composta da 26 articoli, e su questa il governo e il ministro Marianna Madia si confronteranno in giornata con le sigle sindacali. Un confronto che si annuncia non facile. Il testo di riforma è pronto ad approdare in Consiglio dei Ministri domani venerdì 13 giugno.

Gli articoli della bozza di riforma nel dettaglio
Non sarà possibile restare nella p.a. dopo l’età di pensionamento oltre il 31 ottobre. La bozza di riforma elimina l’istituto del trattenimento in servizio.

Mobilità obbligatoria entro 50-100 km
I dipendenti pubblici potranno essere spostati senza assenso in un posto di lavoro diverso purchè sia nell’arco di 100 chilometri. Nella bozza di riforma si sottolinea che entro 50 chilometri le diverse sedi sono considerate “stessa unità produttiva” mentre tra 50 e 100 Km devono esserci esigenze organizzative e produttive.

Permessi sindacali dimezzati
Dal primo agosto 2014, distacchi, aspettative e permessi sindacali, nel loro insieme, sono “ridotti del 50% per ciascuna associazione sindacale”,  “ai fini della razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica”.

Autorità di vigilanza, stretta sul rinnovo
I componenti delle Autorità indipendenti “non possono essere nuovamente nominati” a pena di decadenza “per un periodo pari alla durata dell’incarico precedente”. Inoltre, possono essere effettuate assunzioni solo con “concorsi unici con cadenza annuale”: “sono nulle le procedure concorsuali avviate in violazione” degli obblighi del testo “e le successive eventuali assunzioni”.

In caso di esuberi fino a 2 anni pre-pensionamento
In caso di esuberi e in assenza di criteri e modalità condivise con i sindacati, la p.a. procede alla “risoluzione unilaterale, senza possibilità di sostituzione, del rapporto di lavoro di coloro che entro il biennio successivo maturano il diritto all’accesso” alla pensione “con conseguente corresponsione del trattamento”.

Archivio unico sui veicoli in circolazione
Il Governo sta anche lavorando alla messa a punto di un archivio unico sui veicoli circolanti. Nella bozza si chiarisce che le funzioni di vigilanza e controllo dell’attività del Pra sono esercitate dal ministero dei Trasporti. Il ministro dell’Economia stabilirà le misure dell’imposta regionale di immatricolazione per tipo, categoria, emissioni e potenza dei veicoli. Gli importi delle tasse auto possono aumentare per il solo 2015 fino a un massimo del 12%.

Appalti pubblici
Paletti anche per quanto riguarda gli appalti pubblici; nel caso di mancanza dei requisiti necessari per partecipare alla gara, l’Autorità di vigilanza dei contratti pubblici può disporre l’esclusione del concorrente dalla gara e “la sospensione da uno a tre anni dalla partecipazione” alle gare pubbliche. Queste direttive, tuttavia, si applicano solo ai bandi di gara “pubblicati successivamente alla data di conversione in legge” del decreto.


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