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Tasi meno cara dellĀ’Imu: 400 milioni di euro in meno. Ma ci pensano gli immobili strumentaliĀ…

Tasi meno cara dell’Imu. Nei 2.178 comuni che a maggio hanno deliberato l’aliquota del nuovo tributo, il gettito Tasi/Imu stimato sulle prime case previsto per fine 2014 in base ai primi versamenti è di 1,2 miliardi, il 29,3% in meno rispetto a 1,6 miliardi 2012 (nel 2013 l’Imu sulla prima casa non è stata pagata). Sono i dati che emergono dal rapporto del Dipartimento delle Finanze, che si è basato sul confronto tra il gettito Imu/Tasi 2014 su base annua e il gettito Imu 2012.

Dati comunque provvisori visto che al momento, su un totale di circa 8.000 comuni, hanno visto la propria delibera di approvazione delle aliquote pubblicata sul sito del Dipartimento delle finanze solo 3.635 municipi, come scrive Il Sole 24 ore. Le restanti amministrazioni hanno tempo fino al 10 settembre e quindi fino ad allora, e anche oltre considerando i tempi tecnici e i controlli di legittimità eseguiti dai funzionari delle Finanze, è impossibile conoscere con precisione l’effettiva flessione del gettito.

Perché è meno cara la Tasi?

La flessione del gettito dipende, ipotizza lo stesso rapporto, dall‘introduzione nel 2014 di esenzioni per l’abitazione principale da parte di alcuni comuni, ”nell’esercizio della propria potestà impositiva”. Inoltre è diminuito il numero di contribuenti: quest’anno ci sono 1,2 milioni di proprietari e inquilini che non hanno versato l’imposta comunale sull’abitazione principale.

Comunque sempre più che nel 2013, anno in cui, per via delle esenzioni previste dai decreti legge Imu-Cig 102/2013 e Imu-Bankitalia 133/2013, solo le prime case di lusso delle categorie A1, A8 e A9 hanno pagato l’Imu. Allo stesso modo anche quest’anno la Tasi è dovuta per tutte le prime case, mentre l’Imu solo per quelle di lusso, che sommano entrambe le imposte.

Al di là delle prime case, per quanto riguarda quelli che il Dipartimento definisce “gli altri fabbricati”, l’importo teorico stimato per l’Imu e la Tasi 2014, pari a circa 7 miliardi di euro, equivale sostanzialmente all’Imu versata nel 2012. La variazione positiva è minima e pari a +0,15%, ovvero 11 milioni in più.

Tasi su negozi e capannoni: per la CGIA di Mestre è in arrivo un salasso

È di qualche giorno fa la pubblicazione sul sito della CGIA di Mestre di una previsione non certo entusiasmante per i proprietari di immobili strumentali. Secondo l’Associazione veneta, infatti, il prelievo fiscale su negozi e capannoni potrebbe subire quest’anno un forte aumento: sui primi di circa 140 euro (+17,1% rispetto al 2013) sui secondi di quasi 400 euro(+11,4% sul 2013 ). In termini assoluti, il carico fiscale aggiuntivo sugli immobili ad uso commerciale e produttivo previsto per il 2014 potrebbe arrivare a 1,6 miliardi di euro.

Un vero e proprio salasso che si verificherà se i comuni decideranno di aumentare le aliquote Imu-Tasi fino alla soglia massima prevista per legge dell’11,4 per mille. Cosa che, per i predetti motivi, ad oggi è impossibile sapere.

Rispetto al 2013 sono due i fattori che rischiano di far aumentare nuovamente il peso fiscale sugli immobili strumentali:

Dall’analisi delle delibere dei Comuni capoluogo di provincia che hanno approvato quest’anno le aliquote Imu e Tasi sui fabbricati ad uso produttivo e sui negozi, si è rilevato che negli ultimi due anni l’aliquota media Imu ha superato il 9 per mille, discostandosi in maniera significativa dall’aliquota base del 7,6 per mille. Per quanto concerne la Tasi, invece, moltissimi Sindaci hanno applicato l’aliquota massima che gli ha consentito di raggiungere l’aliquota massima (Imu più Tasi) dell’11,4 per mille.


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