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Collegato ambiente, Anci: bene eliminazione della norma su responsabilità degli amministratori per il mancato raggiungimento dei livelli di raccolta differenziata
I delegati allÂ’Ambiente e ai Rifiuti: ora uniformarci a obiettivi europei

“Apprezziamo e sosteniamo la volont&agrave; espressa dai relatori al collegato Ambiente per l’eliminazione della norma che prevedeva la responsabilit&agrave; contabile degli amministratori per il mancato raggiungimento dei livelli di raccolta differenziata da parte dei Comuni”. Lo affermano i delegati ANCI all&rsquo;Ambiente e ai Rifiuti, Tommaso Sodano e Filippo Bernocchi.&nbsp;<br />”Va evidenziato &ndash; afferma in particolare Sodano – che fermo restando l’importanza di raggiungere gli obiettivi di legge riguardo alla raccolta differenziata ed al recupero di materia da parte dei comuni, spesso tali obiettivi diventano difficili da raggiungere anche per difficolt&agrave; legate a carenze strutturali ed impiantistiche di responsabilit&agrave; di altre amministrazioni che a vario titolo entrano nella organizzazione o responsabilit&agrave; di parti del processo legato al ciclo dei rifiuti. Bene quindi &ndash; sostiene &ndash; la premialit&agrave; ai comuni virtuosi, ma &egrave; anche importante fare investimenti in zone dove l’impiantistica di supporto alla raccolta differenziata &egrave; carente, per creare un sistema omogeneo in cui tutti i comuni possano raggiungere nei tempi stabiliti gli obiettivi di legge”.&nbsp;<br />Secondo Bernocchi la proposta dei relatori al collegato Ambiente “&egrave; un passo in avanti, che tiene conto delle obiezioni mosse dall&rsquo;ANCI e rispetto al quale ringraziamo i parlamentari per la sensibilit&agrave; che hanno dimostrato sul tema. Ad ogni modo &ndash; aggiunge per&ograve; il delegato ANCI &ndash; il giudizio complessivo sul provvedimento rimane a nostro parere critico, anche perch&eacute; &egrave; necessario uniformare il contesto italiano a quello europeo, ragionando in termini di effettivo riciclo: parlare di raccolta differenziata al 65% – conclude &ndash; &egrave; talvolta fuorviante, poich&eacute; si tratta di un obiettivo che non corrisponde a quelli imposti dall&rsquo;Ue, che individuano la quota del 50% di peso sulla raccolta entro il 2020”.


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