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Omissione dell'iscrizione al Sistri, sanzioni dal 31 dicembre 2015 invece del 1° febbraio
Ecco cosa chiede al Milleproroghe la Commissione Ambiente

Una proroga al 31 dicembre 2015, anziché al 1° febbraio 2015, del termine per l’operatività delle sanzioni concernenti l’omissione dell’iscrizione al Sistri e del pagamento del contributo per l’iscrizione stessa. È una delle condizioni contenuta nel parere – positivo – della commissione Ambiente della Camera al decreto Milleproroghe, all’esame delle commissioni Bilancio e Affari costituzionali. 

Ancora in tema di rifiuti, nelle osservazioni, si chiede di valutare “l’opportunità di inserire la proroga al 1 giugno 2015 del termine previsto per la procedura di classificazione dei rifiuti, al fine di consentire alle imprese di adottare esclusivamente il modello operativo conforme alle nuove normative comunitarie”. 

Nelle altre condizioni l’VIII commissione di Montecitorio chiede: di prorogare il termine per l’adeguamento alla normativa antincendio delle strutture ricettive turistico-alberghiere con oltre 25 posti letto al 31 dicembre 2015, in luogo del 30 aprile 2015; di prorogare il termine entro il quale deve essere pubblicato il bando di gara o l’affidamento dei lavori di messa in sicurezza del territorio al 30 giugno 2015, in luogo del 28 febbraio 2015. Sui Comuni la commissione Ambiente chiede invece di dare più tempo ai sindaci per “portare a termine il necessario processo di organizzazione” rispetto alle norme contenute nel dl Pa in tema di centrali uniche di committenza per l’acquisizione di beni e servizi e per l’acquisizione di lavori. 

Nel dettaglio si chiede una “un’ulteriore disposizione che novella l’articolo 23 ter del decreto-legge n. 90 del 2014, prorogando, quanto all’acquisizione di beni e servizi, al 1 gennaio 2016, e quanto all’acquisizione di lavori, al 1 luglio 2016, i termini, ora previsti, rispettivamente, al 1 gennaio 2015 e al 1 luglio 2015, di entrata in vigore delle disposizioni di cui al comma 3-bis dell’articolo 33 del codice dei contratti pubblici, in materia di centrale unica di committenza”.


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