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Incontro ANCI-governo sul DEF 2015: no a nuovi tagli per i Comuni
Su taglio alle città metropolitane e reintroduzione del fondo perequativo Imu-Tasi ANCI e ministeri competenti si incontreranno la settimana prossima

Franco e costruttivo, così ha definito il presidente dell’ANCI Fassino l‘incontro con il governo sul DEF 2015 che si è tenuto ieri a Palazzo Chigi. Un’ora e mezzo in cui i rappresentanti dei Comuni e  i ministri Graziano Delrio e Maria Elena Boschi, accompagnati dai sottosegretari Gianclaudio Bressa e Pierpaolo Baretta, hanno parlato del Documento di economia e finanza e del  taglio da un miliardo di euro riservato dalla legge di stabilità alle città metropolitane. L’altro nodo portato sul tavolo dai sindaci ha riguardato, come annunciato, la restituzione del fondo compensativo IMU-TASI che vale circa 625 milioni di euro.

“Il Presidente del Consiglio ci ha confermato che nel DEF non ci saranno nuovi tagli ai Comuni negli esercizi 2016 e 2017 e si è detto disponibile a valutare una nostra proposta sia sulla ripartizione del taglio alle città metropolitane che sulla reintroduzione del fondo perequativo Imu-Tasi di 625 milioni”, ha detto soddisfatto Fassino. Su questi temi ANCI e ministeri competenti si incontreranno la settimana prossima per fissare modalità operative e tempistiche.

Oltre alle garanzie sui tagli bloccati per il biennio 2016 e 2017 e le aperture sulla reintroduzione del fondo perequativo Imu-Tasi del 2014, il governo ha anche rassicurato i sindaci sulla semplificazione amministrativa e sulla questione della rinegoziazione sui tassi dei mutui contratti dai Comuni con il Ministero dell’economia e la Cassa depositi e prestiti.

Il nodo delle Città metropolitane

Durante l’incontro si è poi parlato dei tagli alle Città metropolitane“Come Anci siamo abituati a rispettare gli accordi e confermiamo quanto stabilito nell’accordo in Stato-città. Tuttavia il taglio da circa 250 milioni ha un impatto particolarmente oneroso per le città di Roma, Napoli e Firenze. Abbiamo avuto la disponibilità a formulare una nostra proposta che, fermo restando il saldo iniziale, possa rendere meno gravoso l’onere per queste tre città”.

Sempre sul tema delle Città metropolitane, poi, sindaci e governo hanno parlato delle sanzioni per lo sforamento del Patto di stabilità che, unite alle minori risorse, potrebbero causare problemi di bilancio per molti dei nuovi enti metropolitani: “Sulle sanzioni abbiamo chiesto che si dia attuazione a quanto deciso nella Conferenza Unificata dello scorso febbraio ovvero di una rimodulazione in basso. I sindaci non vogliono non ottemperare a eventuali sanzioni ma chiedono di non ereditare gli oneri che vengono da enti ormai disciolti come le vecchie Province. Non amiamo le deroghe ma se si aggiungono sanzioni a sanzioni c’è il rischio di una insostenibilità finanziaria”.

Il Presidente del Consiglio ha rassicurato i sindaci confermano che a breve si darà seguito allosblocco di investimenti sulle Città metropolitane previsto dallo Sblocca Italia e dalla Legge di stabilità, “in particolare – ha rimarcato Fassino – per quanto riguarda le linee metropolitane nelle grandi città”.

Cosa hanno detto i sindaci di Roma e Napoli

“Il premier Renzi ha fatto il sindaco per molti anni e sono sicuro che oggi ci sarà una riflessione rigorosa e seria – come ha fatto la città di Roma, che ora è un punto di riferimento per il Paese – per attivare la spesa dei Comuni sui fabbisogni standard e non più sul dato storico”, ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino entrando a Palazzo Chigi per l’incontro tra governo e Anci sul DEF.

“Il governo non può chiedere sempre ai Comuni e alle nostre comunità, credo che questo il presidente del consiglio Renzi lo abbia capito e per questo l’incontro di oggi a mio giudizio è andato bene”, ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris al termine del confronto con il governo. “Ora valuteremo se agli impegni presi dal governo – ha sottolineato il primo cittadino campano –seguiranno i fatti”.


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