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Corte dei conti, crescita necessaria per ridurre le tasse
Presentato il “Rapporto 2015 sul coordinamento della finanza pubblica”. Fassino: "Ancora una volta comuni fondamentali per obiettivi finanza pubblica"

“Un duraturo controllo sulle dinamiche di spesa può ormai difficilmente prescindere da una riscrittura del patto sociale, che leghi i cittadini all’azione di governo e che abbia al proprio centro una riorganizzazione dei servizi welfare”. Lo scrive la Corte dei Conti nel Rapporto 2015 sulla finanza pubblica. (> la sintesi)

Tra il 1995 e il 2014 la quota delle entrate derivanti dalle amministrazioni locali sul totale della P.a è quasi raddoppiata passando dall’11,4% al 21,9%. “Ma ciò è stato il frutto di scelte operate a livello di governo centrale”. E’ quanto evidenzia la Corte dei Conti nel Rapporto 2015 sul coordinamento della finanza pubblica.

“Un ambiente macroeconomico espansivo sarà necessario” per ridurre la pressione fiscale. “Non possono infatti sottovalutarsi le difficoltà di realizzare pienamente il programma di spending review”. Lo afferma la Corte Conti secondo cui i motivi delle difficoltà risiedono, fra l’altro, negli “ampi risparmi già conseguiti per le componenti più flessibili”.

Fassino: “Ancora una volta comuni fondamentali per obiettivi finanza pubblica”

“Ancora una volta, anche per il 2014, il Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica predisposto dalla Corte dei conti evidenzia come il contributo dei Comuni sia stato fondamentale per il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica“, ha sottolineato Piero Fassino, Presidente ANCI, il quale rileva che “il comparto è in avanzo significativo e ha dato un contributo di 1,7 mld maggiore del previsto”. 
“La spesa complessiva dei Comuni – ha aggiunto– è in graduale flessione e la Corte dei conti stima che nel 2017 tornerà addirittura al dato fatto registrare nel 1998. Tutto questo – ha evidenziato Fassino – sta a dimostrare che i Comuni hanno saputo garantire più funzioni, ma con una spesa uguale o addirittura minore. E questo vuol dire che la loro spending review i Comuni la hanno già fatta”. 
Fassino ha sottolineato poi la prosecuzione di quel trend – evidenziato anche dalla Corte dei conti – che vede ormai da anni in costante contrazione la spesa per gli investimenti locali. “Spero – ha affermato – che questo dato spinga il Governo ad allentare ulteriormente, già nel decreto che dovrà essere emanato stasera, spazi finanziari per interventi a favore dell’occupazione e dello sviluppo per i Comuni e le Città metropolitane che hanno risorse disponibili”.


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