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Assunzioni PA ed esuberi Province: ecco cosa cambia col decreto enti locali
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Pare che grazie al decreto enti locali approvato giovedì scorso dal CDM la PA tornerà ad assumere, e comunque le assunzioni PA ne beneficeranno in ogni senso, mentre verranno dirimate alcune questioni sugli esuberi Province.

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Il decreto enti locali permetterà inoltre alle province e alle città metropolitane di prorogare i contratti di lavoro a tempo determinato, anche se queste violano il patto di stabilità. Per quel che riguarda i comuni, invece, potranno effettuare concorsi per il personale della scuola.

Tornando ai dipendenti provinciali in comando o distacco presso altre PA vi si potranno trasferire definitivamente. I dipendenti delle province addetti ai servizi per il lavoro saranno invece trasferiti alle regioni e non alla nascente Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal).

Il decreto enti locali consentirà ai comuni di assumere il personale esuberato dalle Province anche nel caso di mancato rispetto dei tempi di pagamento e violazione dei termini per l’invio della connessa certificazione. Inoltre, si dà modo ai dipendenti provinciali in comando o distacco presso altre pubbliche amministrazioni di trasferirsi definitivamente presso di esse, se lo consentano i limiti di spesa e di dotazioni organiche.

Per quel che riguarda le assunzioni PA derivanti da nuovi concorsi, i comuni li potranno bandire per per assunzioni a tempo indeterminato, nonostante il blocco imposto dal comma 424 della legge 190/2014, per acquisire personale dotato di particolari abilitazioni o titoli di studio abilitanti riguardanti l’organizzazione dei servizi educativi e scolastici, nel caso le graduatorie vigenti siano esaurite e si accerti che tra il personale soprannumerario delle province manchino tali figure.


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