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MEF: buco Imu da 5,5 mld, non paga un terzo della base imponibile
A livello regionale, il tax gap Imu è più elevato nelle regioni del Sud e nelle isole e minore nelle regioni del nord e centro Italia. Si va dal 40,6% della Calabria al 12,7% della Valle d'Aosta

C’è un buco Imu pari a 5,5 miliardi di euro, circa il 28,1% dell’Imposta totale teorica. Secondo i dati contenuti nell’allegato alla nota di aggiornamento al Def che esamina i risultati in materia di contrasto all’evasione fiscale, l’Imu teorica nel 2013 ammonta a 19,5 miliardi (escludendo i terreni, le aree fabbricabili e fabbricati rurali). Secondo le elaborazioni dell’Adnkronos rispetto al 2012 il tax gap Imu registra un incremento del 31,2%.

La differenza tra la base imponibile teorica (che arriva a 2.615 miliardi di euro) e quella effettiva (che si ferma a 1.845 miliardi di euro) ammonta a 770,1 miliardi, quindi quasi un terzo della base imponibile totale non viene sottoposta alla tassazione.

L’abolizione sull’Imu prima casa, che il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha annunciato sarà inserita nella prossima legge di stabilità, dovrebbe costare cira 4,5 miliardi di euro. Un cifra molto vicina, quindi, alle mancate entrate. Nelle regioni del Sud si toccano picchi ben superiori alla media (la Calabria arriva al 40,6%).  A livello regionale il tax gap Imu è più elevato nelle regioni del sud e nelle isole e minore nelle regioni del nord e centro Italia. Si va dal 40,6% della Calabria al 12,7% della Valle d’Aosta. Nel dossier si specifica che c’è una correlazione del tax gap con l’aumento della popolazione: si passa da un’evasione del 13,4% del gettito teorico nei comuni con meno di 500 abitanti al 35,2% per i comuni con più di 250.000 abitanti. Il Mef e l’Agenzia delle entrate sottolineano alcune “criticità che impongono una certa prudenza nell’interpretazione dei risultati, legate soprattutto ad alcuni aspetti definitori del tax gap”.

Parte del mancato gettito, si spiega, non è riconducibile a “comportamenti intenzionalmente evasivi”, ma si tratta di mancati pagamenti dovuti a: errori/omissioni nel versamenti e nell’interpretazione delle norme, crisi di liquidità. Secondo il Mef, quindi, non si tratta di evasione ma “forme fisiologiche di bassa propensione all’adempimento dei contribuenti”. Nel dossier si ricorda, infine, che il tax gap viene definito sulla base del gettito teorico calcolato ad aliquota standard mentre l’evasione fiscale “dovrebbe tener conto delle aliquote deliberate dai comuni in luogo dell’aliquota standard. Pertanto, da questo punto di vista, il tax gap qui illustrato rappresenta, presumibilmente, una sottostima dell’evasione fiscale”.


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