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Spesa P.A.: +60% nel 2014 per i consulenti esterni
L'ammontare dei compensi erogati è passato da 738 milioni a 1,190 miliardi quasi 600mila incarichi conferiti a più di 300mila soggetti: i collaboratori esterni sono stati più dei dipendenti pubblici

Torna a salire, anzi ad impennarsi, la spesa per consulenti e collaboratori esterni a cui sono stati affidati incarichi nelle amministrazioni pubbliche. “Una variazione percentuale in aumento del 61,32%” ha registrato “l’ammontare dei compensi erogati, che sono passati da 737.879.446,55 a 1.190.319.167,47 euro. In controtendenza con la diminuzione della spesa” degli anni precedenti. Così la relazione del Ministro della p.a. Marianna Madia, in base ai dati dell’anagrafe delle prestazioni, per il monitoraggio e la trasparenza della spesa pubblica.

In realtà il numero degli incarichi dati a consulenti o collaboratori esterni nel 2014 è aumentato solo leggermente, mentre c’è stata una forte crescita degli incarichi liquidati, ovvero pagati. Inoltre ha subito un boom l’importo medio. Infatti, sempre dalla relazione presentata al Parlamento dal Ministro della p.a., Marianna Madia, si legge: “Nel 2014 il numero di incarichi conferiti è aumentato lievemente (1,55%) e, in modo più considerevole, è aumentato il numero di incarichi liquidati (40,24%).

Allo stesso modo, il numero dei soggetti cui sono stati conferiti gli incarichi ha subito un aumento del 15,66% e il numero dei consulenti e collaboratori esterni che ha ricevuto un compenso per incarichi è aumentato del 47,94 % rispetto all’anno 2013″.

La relazione sottolinea come sia in parallelo sceso il cumulo di incarichi su uno stesso soggetto (con una “variazione negativa del 12,20% per gli incarichi conferiti e una diminuzione del 5,21 % per quelli liquidati ad ogni soggetto rispetto all’anno precedente”.

Quanto al compenso medio per incarico, “ha avuto un aumento del 15,03%, passando da 3.844,50 euro a 4.422,33 euro erogati rispettivamente nel 2013 e nel 2014”.

Più esterni che dipendenti: nel comparto regioni i consulenti sono il doppio degli interni

I dati arrivati dalle amministrazioni pubbliche che hanno collaborato con l’anagrafe delle prestazioni parlano, dati riferiti al 2014, di “quasi 600.000 incarichi conferiti a più di 300.000 soggetti incaricati”, più consulenti e collaboratori esterni, 176.855, che dipendenti pubblici, 155.839. Così la relazione al Parlamento del ministro della p.a., Marianna Madia.

La situazione varia da settore a settore. Ad esempio, si legge sempre nella relazione, nel “comparto ‘regioni e autonomie locali’, il personale esterno cui è stato conferito un incarico è pari a più del doppio rispetto a quello relativo al personale dipendente”.

Invece, si sottolinea, “continuano a costituire un’eccezione le amministrazioni della ‘scuola’, della ‘sanità’ e dei ‘ministeri, Presidenza del Consiglio dei Ministri e agenzie fiscali’, in quanto il numero dei dipendenti incaricati è superiore a quello relativo al personale esterno”.

Compensi per i consulenti delle regioni: +113% in un anno

I compensi per incarichi conferiti a consulenti e collaboratori esterni “hanno subito un considerevole aumento” soprattutto nelle amministrazioni appartenenti alla tipologia ‘regioni e autonomie locali’, dove nel 2014, rispetto all’anno prima, si è registrata una crescita del 113,28%.

Seguono i comparti ‘ricerca’ (56,17%), ‘scuola’ (55,20%), ‘università (45,66%), ‘sanità’ (33,19%) e ‘ministeri, Presidenza del consiglio dei ministri, agenzie fiscali’ (32,11%)’.

Il settore delle regioni, spicca anche se si guarda alla classifica dei budget: “Il maggior numero di incarichi appartenenti alla classe di importo oltre 15.000 euro, sono liquidati dalle ‘regioni e autonomie locali’ (37,33%)”. E un’altra fetta consistente riguarda la ‘sanita” (35,06%).

Effetto trasparenza

Se aumentano le consulenze è anche vero che si alza il numero delle amministrazioni pubbliche per le quali è stata ricevuta comunicazione. Le p.a. che collaborano con l’anagrafe delle prestazioni per gli incarichi affidati a consulenti e collaboratori esterni è d’altra parte in costante crescita negli ultimi anni, sottolinea sempre la relazione firmata da Madia. Ciò si spiega, viene evidenziato, sia attraverso le “sempre più stringenti regole di pubblicità e trasparenza che il legislatore ha imposto alle amministrazioni, determinando un maggiore coinvolgimento dei soggetti tenuti all’adempimento”, sia con “il rafforzamento dei poteri di controllo dell’ispettorato del dipartimento della funzione pubblica”. È da notare che ‘l’operazione verita” sugli incarichi precede il decreto trasparenza appena arrivato in parlamento per i pareri (la relazione è stata siglata a fine 2015 e pubblicata venerdì scorso).


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