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Corte dei conti, presentato il "Rapporto 2016 sul Coordinamento della Finanza Pubblica"
L'economia italiana, da un lato, "sembra uscita dalla fase recessiva" ma, dall'altro, "la ripresa, ancora debole può trovare difficolta' a consolidarsi, anche per le sue caratteristiche di asincronia ciclica rispetto ai principali Paesi partner"

IeriI alle ore 11,00, presso il Senato della Repubblica – Palazzo Madama – Sala Koch, è stato presentato il “Rapporto 2016 sul Coordinamento della Finanza Pubblica” della Corte dei conti.

Sintesi della relazione
Relazione completa

Da una parte, l’economia italiana sembra uscita dalla fase recessiva; dall’altra, la ripresa, ancora debole, può trovare difficoltà a consolidarsi, ritiene la Corte dei Conti. “Incertezze gravano, pertanto, sugli andamenti 2016 alimentate, oltre che dal rallentamento degli scambi internazionali, anche dalle turbolenze dei mercati finanziari”.

Il livello del debito rispetto al Pil, che “la Commissione europea ritiene necessario ridurre al più presto”, rischia di restare superiore a quello benchmark del 123,8% se crescita e programma di privatizzazioni saranno inferiori al previsto, scrive la Corte dei conti nel rapporto sulla finanza pubblica 2016 ricordando che sono previste privatizzazioni per 1,5 punti Pil nel 2015-18.

Il rapporto debito/Pil è stimato al 123,7% nel 2018. La Corte segnala la centralità del debito per la fiducia dei mercati e calcola che la recessione (2008-2009 e 2007-2014) ha comportato un aumento del debito di 30 punti sul Pil. Cresce il numero delle agevolazioni fiscali e il loro impatto sui conti pubblici. Rispetto al 2011 “si può oggi stimare una significativa dilatazione sia nel numero (799), sia nella perdita di entrate che ne deriva (313 miliardi). La Così la Corte dei Conti ricorda che nel 2011 le agevolazioni erano 720 con un “vuoto di gettito per 254 miliardi, secondo il monitoraggio della Commissione del Mef”.

Padoan: concentrarsi su rilancio investimenti
“Ora dobbiamo concentrarci maggiormente sul rilancio degli investimenti che negli anni della crisi sono caduti in modo verticale”. A dirlo partecipando al Senato alla presentazione del Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica da parte della Corte dei Conti, è il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. “Per favorire gli investimenti privati- aggiunge il titolare di via XX settembre- stiamo agendo sui canali di finanziamento e sugli incentivi fiscali. Anche sulla necessaria modernizzazione del funzionamento dello Stato, compresa la riforma organica della pubblica amministrazione. Si tratta, come si dice, di varare riforme per far funzionare le riforme”.


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