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Più potere ai sindaci per tutelare la sicurezza urbana
Il Ministro dell'interno Angelino Alfano presenta la bozza di un disegno di legge per rafforzare i Comuni e le polizie locali nella lotta al crimine e al degrado delle città. Favorevole l'Anci

La tutela della sicurezza rappresenta sempre più per i cittadini una priorità, anche a causa della crescente minaccia terroristica che sta insanguinando il Vecchio Continente. Ecco perché, in aggiunta all’attivazione della banca dati sul DNA, il Ministro dell’interno, Angelino Alfano, ha presentato la bozza del disegno di legge “Norme per la sicurezza urbana, per la legalità e la sicurezza dei territori”.

Obiettivo del provvedimento: attribuire maggior potere ai Sindaci e alle polizie municipali per rendere più sicure le città, con un contrasto deciso al crimine. “Per alcuni Comuni è difficile contrastare la criminalità applicando le normative sovra locali – spiega Antonio Ragonesi, responsabile nazionale dell’Anci per Sicurezza e Legalità – Occorre una nuova regolamentazione che permetta alle singole realtà di adottare provvedimenti in risposta all’insorgere delle problematiche”.

La nuova legge, pertanto, dovrebbe garantire più indipendenza decisionale ai Comuni per quanto riguarda la gestione e la tutela della sicurezza urbana, con un inasprimento delle pene per reati come il furto in abitazione e lo scippo, il deturpamento, l’imbrattamento di aree pubbliche e private. Non a caso, il ddl prevede l’aumento di un anno della pena minima per le rapine o i furti. E di due anni (fino a un massimo di sei) per i saccheggi nelle case. Punisce con una sanzione da 300 a 900 euro chi “tenga condotte lesive del decoro urbano” (ubriachi molesti, commercianti abusivi, accattoni e tossicodipendenti).

Previsto anche il divieto di frequentare i locali pubblici, da uno e fino a cinque anni, per chi commetta delitti legati alla detenzione di droga. Con arresto in caso di violazione. Non manca neppure l’aumento della sanzione e il carcere da due a cinque anni per chi, durante le manifestazioni, indossi caschi protettivi, lanci razzi o si armi con bastoni. “È la risposta che molti Comuni attendono per garantire maggiore sicurezza sul territorio”, commentano Francesco Brizio ed Eugenio Gambetta, Sindaci di Ciriè e Orbassano, comuni nei quali sono state organizzati incontri e iniziative pubbliche per discutere la proposta del Ministro Alfano.


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