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Riforma del TUEL, le proposte del Consiglio nazionale dei commercialisti
Il consigliere nazionale delegato agli Enti locali: “Il disegno di legge sembra davvero andare nella direzione da tempo indicata dai commercialisti”

Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ha trasmesso al Ministero dell’Interno alcune proposte di modifica al Titolo VII del TUEL riguardanti, principalmente, la circoscrizione del perimetro dell’organo monocratico ai soli Comuni che non sforano la soglia dei 5 mila abitanti, nonché l’istituzione dell’organo collegiali per tutte le Unioni dei Comuni, superando l’attuale limine che include i soli Enti che esercitano in forma associata tutte le funzioni fondamentali dei Comuni partecipanti.

Tra le altre proposte formulate si richiede anche l’intervento sull’articolo 241, così da stabilire limiti al compenso comunque non inferiori al tetto della fascia dimensionale inferiore a quella in cui rientra l’ente. Le ulteriori correzioni attengono, invece, al rimborso delle spese di viaggio alla misura fisata dal decreto previsto dall’articolo 84 per le trasferte degli amministratori, nonché il rimborso tout court delle spese di soggiorno sostenute per lo svolgimento delle funzioni. Davide Di Russo, consigliere nazionale delegato agli Enti locali, ha assicurato che il documento risponde perfettamente all’obiettivo di valorizzazione della revisione economico-finanziaria cui tende l’intervento governativo. Le proposte sarebbero infatti calibrate sulla bozza dello schema di legge-delega al Governo per la riforma al Testo unico; l’articolo 5 ivi contenuto prevede infatti una capillare modifica delle funzioni di revisione economico-finanziaria e risanamento degli Enti locali. “Il disegno di legge – ha commentato Di Russo – sembra davvero andare nella direzione da tempo indicata dai commercialisti, tant’è che la delega già manda al Governo di limitare il divieto di più di due incarichi nello stesso ente, previsto ex art. 235 al solo al caso di incarichi consecutivi, e dimostra la disponibilità del legislatore, considerata l’ampiezza della delega, ad apportare tutti quei correttivi che il Consiglio nazionale ha, nel corso degli ultimi anni, elaborato anche attraverso un continuo dialogo istituzionale con gli interlocutori ministeriali, i rappresentanti degli Enti locali e la Corte dei conti. Proprio perché frutto di un costante confronto dialettico con le istituzioni – ha affermato il consigliere in conclusione – e di un accurato lavoro di limatura, siamo fiduciosi che le proposte del Consiglio Nazionale, appositamente riformulate proprio per poter essere recepite nel futuro decreto delegato, potranno trovare accoglimento da parte del Governo”.

>> IL DOCUMENTATO PRESENTATO AL MINISTERO DELL’INTERNO.

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