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Dopo l’ok al rinvio al 31 luglio per tariffe e regolamenti TARI: le valutazioni dell’ANCI
Un prezioso mese in più di tempo servirà ai sindaci a definire il quadro delle tariffe e delle agevolazioni sulla tassa rifiuti

Come chiesto dall’Associazione dei Comuni al Governo, i Comuni avranno tempo fino al 31 luglio per approvare le tariffe e i regolamenti della TARI e della tariffa. Il rinvio è stato inserito nel decreto legge 30 giugno 2021, n. 99 pubblicato in Gazzetta Ufficiale proprio mercoledì sera, recante le “Misure urgenti in materia fiscale, di tutela del lavoro, dei consumatori e di sostegno alle imprese”.

Una proroga quasi a tempo scaduto visto che il termine fissato dal Decreto Sostegni-bis era proprio il 30 giugno. Saranno comunque considerate valide a tutti gli effetti di legge le deliberazioni adottate dopo il 30 giugno 2021 e fino all’ entrata in vigore del decreto legge. Fino al 31 luglio sarà possibile, per i comuni hanno già deliberato in materia di TARI, modificare i propri provvedimenti già adottati. E chi ha già approvato il preventivo entro il 31 maggio (termine ultimo per tutti i comuni tranne che per quelli a rischio default a seguito della sentenza della Consulta per i quali il bilancio di previsione è già slittato al 31 luglio) potrà effettuare le conseguenti modifiche al bilancio in occasione della prima variazione utile.

Come si legge nel comunicato emesso dall’ANCI “un mese in più di tempo servirà ai sindaci a definire il quadro delle tariffe e delle agevolazioni sulla tassa rifiuti. Gli uffici comunali hanno infatti incontrato più di una difficoltà non solo nell’applicare le nuove regole ARERA, ma anche nel dare attuazione agli sconti previsti dal Decreto Sostegni-bis che vanno in due direzioni: da una parte ci sono infatti i 600 milioni per le agevolazioni alle attività economiche che hanno chiuso o ridotto la propria attività a causa della pandemia, e dall’ altra c’ è la possibilità per i sindaci di utilizzare parte dei 500 milioni stanziati per la solidarietà alimentare e il pagamento delle utenze domestiche per il finanziamento di sconti TARI da destinare alle famiglie in difficoltà.
Un ulteriore elemento di criticità per la definizione dei piani finanziari TARI 2021 è stato infine rappresentato dal fatto che le utenze non domestiche hanno avuto tempo fino allo scorso 31 maggio per dichiarare la fuoriuscita dal servizio pubblico, secondo quanto previsto dal d.lgs. n. 116/2020”.


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