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Recovery Plan, il primo passo è il Decreto Semplificazioni
Le dichiarazioni del ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta: “Ciò che adesso appare straordinario diventerà normale”

Senza un apparato amministrativo agile ed efficiente, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR, Recovery Plan) non vedrà mai il suo compimento. Per questa ragione l’imminente Decreto Semplificazioni fungerà da battistrada per tutte le altre riforme. Il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta in occasione di un’intervista con Il Sole 24 Ore ha illustrato finalità e ratio del provvedimento, concentrandosi in special modo sulle implicazioni in termini di digitalizzazione e riferendosi, a mo’ di esempio, alla campagna vaccinale attualmente in corso: “Voglio estendere a tutte le attività della PA lo stesso modello straordinario di semplificazione, capillarità, digitalizzazione, efficienza, accoglienza e cortesia che i cittadini stanno sperimentando ora. Ciò che adesso appare straordinario diventerà normale”.

Il silenzio assenso certificato

Il ministro ha poi introdotto il tema del silenzio assenso certificato: “Stabiliamo che la PA, su richiesta dell’interessato, dovrà rilasciare un’attestazione che dimostri l’avvenuta formazione del silenzio-assenso, come da tempo chiedono associazioni imprenditoriali e Ordini. Anche tra amministrazioni afforziamo la perentorietà dei termini entro cui si dovranno esprimere i pareri in conferenza dei servizi. Immagino un’Amministrazione che in pochi mesi riesca a salutare la nascita di ogni bambino e di ogni nuova azienda con una app di benvenuto: che non solo li informi dei servizi a cui hanno diritto – conclude Brunetta – ma che li accompagni nelle varie tappe del loro ciclo vitale.”

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Il Piano unico

Altro tema fondamentale è la riduzione dei documenti di programmazione negli enti pubblici; a tal fine sarà elaborato in sostituzione un “Piano unico” in materia di organizzazione, performance, valutazione, lavoro agile e transizione digitale. L’obiettivo, anche tramite l’integrazione trasversale, è uniformare il sistema al principio “once only”, secondo il quale la PA non deve chiedere ai cittadini informazioni già trasmesse in passato. Intanto, per accelerare al massimo le tempistiche operative, lo scorso 6 maggio Brunetta ha nominato il Comitato consultivo per la transizione amministrativa, mentre a breve la Conferenza Unificata passerà al vaglio lo schema di un nuovo accordo con gli enti territoriali.

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